Finalmente “padroni di casa”: incubo finito in una cooperativa di Monterusciello
Dopo decenni di attesa, possono tirare un sospiro di sollievo circa150 socidellacooperativa edilizia“Flegrea 70”di Monterusciello.
Proprietari finora soltanto virtuali delle abitazioni che hanno costruito al primo e terzo lotto dell’insediamento residenziale divia Allodi.
Si è infatti sbloccato positivamente (non soltanto per loro ma anche peraltre 13 coop di Campania, Puglia, Molise e Basilicata: la“Sant’Angelo”di Trani, la“Valiant”di Casamassima, la“Colorado”di Serra Rifusa, la“San Filippo Neri”di Tursi, la“Lourdes”di Foggia, la“Pendolari”, la“Fema”e la“Sparviero”di Matera, la“Alfonso Rubilli”di Avellino, la“Di Vagno”di Noicattaro, la“Valle di Gizio”di Sulmona, la“Speranza”di Campobasso e la“Speranza”di Termoli) ilcontenzioso economicoche vedeva contrapposto loStatoad alcuniistituti di credito.
Senza entrare nei particolari tecnici, è infatti accaduto che ilMinistero dei Trasporti e delle Infrastrutture, dopo essersi accollato (come per legge) unaquota degli interessiche i soci avrebbero dovuto pagare alle banche per il finanziamento destinato alla costruzione di quegli alloggi, nel corso del tempo non ha liquidato l’intera cifra a chi di dovere.
Ciò, in pratica, aveva reso gli incolpevoli soci finiti in questo tritacarne, soltanto“assegnatari” delle case, che, se non di diritto, di fatto, erano di loro proprietà.
Fin quando, infatti, era aperto questo braccio di ferro, quelle case restavanogravate da un’ipoteca(a garanzia del credito non ancora riscosso dalle banche) e dunquenon potevano essere nella piena disponibilità dei soci, in quantoproprietà “indivise”, cioè dell’intera cooperativa come soggetto giuridico e non dei singoli cooperatori come persone fisiche.
Adesso, però, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con undecreto dirigenziale, ha formalizzato un accordo con l’unica banca creditrice(che nel frattempo ha accorpato gli istituti di credito originariamente destinatari di quelle somme), calcolando incompensazioneidebiti maturati tra le due parti.
E così la “partita” si è chiusa anche per lacooperativa “Flegrea 70”.
I cui soci, attendono ora il via libera dalla banca di riferimento, per versare ladifferenza in denaro sul mutuo, che consentirà loro di avere finalmente unaproprietà“divisa”e cioè la piena disponibilità della loro casa.
Soddisfazione per la positiva soluzione della controversia è stata espressa dall’europarlamentareMassimo Paolucci:“Sono particolarmente felice di questo risultato perché è una situazione che ho seguito quotidianamente negli ultimi due anni e ho profuso tutte le mie energie per risolverla– dice l’esponente del Pd –Il decreto firmato dal direttore generale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti darà finalmente la possibilità alla totalità dei soci della “Flegrea 70” di diventare proprietari effettivi delle proprie case. Sono contento soprattutto per i soci meno giovani, i quali erano comprensibilmente preoccupati più degli altri dal rischio di non poter disporre dell’alloggio a favore dei futuri eredi”.
E, visto che si parla sempre male dei politici, questo esempio di buona politica vicina alla gente è sicuramente da elogiare.
