“Gravi illegalità al Comune di Pozzuoli”: una lettera-bomba fa tremare l’Amministrazione

“Gravi illegalità al Comune di Pozzuoli”: una lettera-bomba fa tremare l’Amministrazione

Unalettera-bombasta per finire nelle mani delPrefettoe dellamagistraturasiaordinariachecontabile.

A scriverla e a protocollarla, lunedì scorso, è stata laCisl Funzione Pubblica, attraverso il proprio coordinatore per le autonomie locali,Gianni Capuano.

Che,per la seconda volta in pochi mesi, denunciaviolazioni di leggeche potrebbero sortire effetti giudiziari clamorosi.

La missiva (indirizzata alsindaco Enzo Figliolia, all’assessoreal personaleFranco Cammino, al presidente della delegazione trattante,Matteo Sperandeo, nonchè alladirigentedelle risorse umane,Anna Sannino) finora non ha sortito alcuna risposta.

Ed è per questo motivo che il documento verrà inviato nelle prossime ore allaProcura della Repubblica, allaCorte dei Contied aldelegato territoriale del Governo.

L’accusa della Cisl è inquietante: in pratica,i dirigenti ed i funzionari del Municipio avrebbero percepito indennità di risultato senza aver stilato progetti di produttività, incassando cioè premi per obiettivi che non sono mai stati stabiliti così come previsto dalle norme e che, difatti, non hanno consentito il pagamento della produttività ai dipendenti.

“E’ oramai conclamato che non esiste nel Comune di Pozzuoli un corretto sistema di relazioni sindacali– si legge nella lettera firmata daCapuano–Le continueviolazionie le altrettantogravissime negazionihanno portato codesto Ente ad essereuno dei pochi, se non addirittura l’unico Comune della Regione, a pagare il raggiungimento degli obiettivi di dirigenti e posizioni organizzative senza aver un piano di performance, obbligatorio per legge, che fissi gli obiettivi e ne calibri i tempi e attui la loro realizzazione. Questo gravissimo e colpevole ritardo comporta, come unica conseguenza, ilnon percepimento della produttività da parte dei “poveri lavoratori”, che sono in balìa, e pertanto penalizzati, da una classe dirigente superficiale e strafottente.Il Sindaco sembrerebbe avallare e giustificare i comportamenti dilatori e inefficienti dei dirigenti, colpevoli di eludere o, addirittura, violare la norma, che impone il piano di performance anche per il pagamento delle loro spettanze di risultato. Però, accade che queste ultime vengano riconosciute, mentre la produttività per il personale di comparto non viene realizzata né, tantomeno, programmata”.

Capuano tira in ballo dunque anche ilCapo dell’Amministrazionee si chiede:“E’ possibile che ilsindaco Figliolia possa condividere una violazione del quadro normativo di riferimento, senza nemmeno per un attimo esercitare il proprio diritto/dovere imponendo ai propri dirigenti, selezionati in maniera così certosina, il rispetto delle normative contrattuali e delle leggi, perché egli possa garantire alla cittadinanza servizi più efficienti ed efficaci?”.

Dopodichè il sindacalista della Cislsi rivolge direttamente a Figliolia:“Caro Sindaco, se si tenesse veramente a tutto il personale e senza favoritismi di sorta, avrebbe dovuto contestare, ai suoi dirigenti, una talegravissima e inusitata violazione, investendo gli stessi di una responsabilità unica ed esclusiva che, a leggere la norma,comporterebbe, non solo il mancato riconoscimento della retribuzione di risultato per un dirigente, che non applica un piano di performance, ma, in presenza di recidiva, addirittura licenziarlo”.

Infine, l’affondo velenoso:“La sensazione che questa Organizzazione Sindacale vive– si conclude il documento sottoscritto dal dirigente Cisl –è che il Comune di Pozzuoli sia un principato dove ognuno fa come gli pare, con l’unica eccezione di dar conto al principe, che nel frattempo ha altre cose a cui pensare, non certamente quella di far rispettare le norme e le leggi da parte dei suoi collaboratori diretti, costringendo le Organizzazioni Sindacali a farecontinui ricorsi al magistrato ordinario per vedere rispettare le leggi e i diritti dei lavoratori. La scrivente Organizzazione Sindacale, pertanto e per l’ennesima volta, chiede la convocazione della Delegazione Trattante, chiede il rispetto degli accordi già sanciti nelle precedenti Delegazioni Trattanti, chiede il pagamento delle indennità, compresa la produttività; chiede la realizzazione dei progetti, e questa volta fatti per bene; chiede il rispetto delle leggi. Infine, chiede dinon essere costretta a dover, ancora una volta, rivolgersi al magistrato ordinario per la convocazione della Delegazione Trattante, e alla Magistratura Contabile per la verifica e l’apertura di indaginesulla problematica da questa Organizzazione esposta”.

Una lettera morta, almeno fino ad oggi.

Per regolare i rapporti tra Amministrazione e Sindacato si tornerà dunque  in un’aula di tribunale?

DI SEGUITO, LA LETTERA UFFICIALE DEL SINDACATO