Insegnante di Pozzuoli scopre “orrori” grammaticali nei test del Ministero per diventare preside
“Prima gli italiani”o“prima l’Italiano”? Sul “mantra” diMatteo Salvini,ministro degli Interni, l’interrogativo è d’obbligo dopoquanto compare proprio nelle pagine delsito istituzionale del Viminale.
Qui, infatti, dal 27 giugno, è pubblicata la batteria di4.000 quizda cui saranno sorteggiati i 100 della prova preselettiva delconcorso per l’assunzione di 2.425 dirigenti scolastici, in programma il 23 luglio.
Nulla di strano se non fosse che,scorrendo a campione i quesiti, si scopre che, tra gli autori dei testi, c’è chi ignora la regola grammaticale secondo cui l’aggettivo interrogativo“qual è”si scrive senza apostrofo.
Erroreche, sebbene tra i più comuni, è, nel caso specifico, dieccezionale gravitàsia per il luogo in cui compare (il portale ufficiale di un Ministero) sia per la platea (i futuri presidi) a cui è stato dato in pasto, sia per il ruolo (un potenziale esaminatore) ricoperto da chi ha ideato le domande.
Ad accorgersi degli strafalcioni, un docente di Pozzuoli, che ci ha segnalato l’incredibile situazione, commentandola con inevitabile amarezza sul proprio profilo Facebook.
Per “par condicio” politica, dobbiamo sottolineare cheil concorso in questione è stato “partorito” dal precedente Governo, quando a capo del Ministero dell’Istruzione c’era Valeria Fedeli, passata alla storia per aver mentito sul proprio titolo di studio.
A prescindere dal “colore” di chi governa o ha governato, resta il fatto che“asinate” del genere sono inammissibili e devono far vergognare sia chi le ha partorite sia chi non le ha corrette…
