“L’Amministrazione Figliolia ha fatto fallire i mercatini natalizi”

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Una dura lettera di protesta sotto forma di comunicato stampa mette probabilmente la parola “fine” aimercatini nataliziper le prossime festività.

A firmarla sono i rappresentanti flegrei diUnimpresa(Aldo Marcellini) eConfartigianato(Gian Luigi Valente) che accusano, senza mezzi termini, l’Amministrazione Comunale di aver, di fatto, col proprio silenzio, boicottato la realizzazione di questa iniziativa.

Controcui, lo ricordiamo, a fine mese scorso, si eranoufficialmente schierati due sindacati locali(ConfesercentieCasartigiani)più 51 commercianti del centro storico.

“Le scriventi Associazioni di Categoria–scrivono in una notaMarcellinieValente–trovano veramente deplorevole che un’Amministrazione come quella di Pozzuoli, quinta città della Campania, ad oggi 13 novembre, non abbia  ancora dato una risposta ad un’istanza presentata il 24 settembre, dalle scriventi sigle, riguardanti i “mercatini artigianali” per il periodo del Natale 2015. E trovano ancora più grave che, eccetto un incontro preliminare, con l’Assessore al Commercio(Carlo Morra, n.d.r.)e il Presidente della Commissione Commercio(Mimmo Pennacchio, n.d.r.), rimasti piacevolmente interessati dal progetto presentato, realizzato a proprie spese,quindi senza contributi, ad ogginon solo non hanno ricevuto alcuna risposta, ma di fatto e’ stata  impedita anche la possibilità di una qualsiasi organizzazione, visto il pochissimo tempo rimasto”.

Marcellini e Valente, si conclude il documento,“restano increduli di fronte a così tanta indifferenza, ricordando a questa Amministrazione cheil sindacato di categoria, resta sempre un’ istituzione”.

Affermazioni molto gravi, quelle dei due sindacalisti.

Che, se non fossero smentite, dovrebbero determinare anche una presa di posizione forte da parte diMorraePennacchio, i quali adesso dovrebbero spiegare all’opinione pubblica per quale motivo un progetto a cui erano favorevoli è naufragato nel nulla e se, da una situazione così imbarazzante, intendono trarne le dovute conseguenze politiche.