Lettera aperta agli elettori del PD
Il prossimo 12 giugno, sulla scheda elettorale, non si troverà il simbolo del PD e ai progressisti non resterà che cercare un altro riferimento che incarni i loro valori di partecipazione, progresso e giustizia sociale.
Non è che il PD rappresentasse chissà cosa, ma conservava un suo senso. Qui a Pozzuoli rappresentava, per tanti, l’erede delle storie di DC e PCI che eleggevano Senatori e Deputati, avevano prestigiosi gruppi dirigenti, un’attiva vita democratica, un robusto insediamento popolare fondato in motivi ideali, prim’ancora che nell’attaccamento ai leader o alle “convenienze politiche”.
Il PD, da tempo, non era più nulla di tutto questo, ma in qualche modo ne evocava il ricordo e, alle elezioni, segnava l’appartenenza ad un campo democratico e popolare. Anche questo carattere, negli ultimi anni, era stato soffocato da un “personalismo” sempre più ingombrante, sempre meno legato all’autorevolezza del leader, sempre più basato su un peso elettorale frutto di disinvolte intese amministrative ed economiche.
Questa deriva non poteva non arrivare al punto di rottura che è giunto con la scelta del candidato a sindaco ed il PD è stato dilaniato, fino a scomparire, dagli opposti personalismi di Figliolia/Ismeno e Manzoni. Né è seguita la sparizione del simbolo ma soprattutto il dissolversi di qualsiasi logica politica.
Le coalizioni per Ismeno o per Manzoni sono un coacervo di liste e personaggi dalle più disparate storie e provenienze politiche tenute insieme dal “più siamo e più possiamo vincere”. Un’ennesima vicenda di personalismi privi di qualsiasi credibilità: chi ha distrutto, per candidarsi, il proprio partito e la maggioranza di cui era parte, come può rappresentare un disinteressato impegno per la Città? Un “impegno” che, dopo anni di governo Figliolia, Manzoni, Ismeno, lascia Pozzuoli senza vere occasioni di lavoro, senza un sito di pregio valorizzato, la concessione di Rione Terra è sotto inchiesta, con opere pubbliche “appese” come waterfront o il tunnel tangenziale-porto.
Di fronte a questo quadro desolato e desolante, un elettore sinceramente democratico e progressista non può che rivolgere il suo favore alla coalizionePossiamo! per Raffaele Postiglione Sindacoche, in questi anni, ha coerentemente interpretato i valori di partecipazione, lotta per il bene comune, coerenza e rinnovamento come dimostrano le liste di giovani competenti che sostengono appunto Postiglione.
D’altro canto non è un caso che sperimentati attivisti politici, come me e Ciro di Francia, pur provenendo da storie diverse, siano impegnati a sostenere la “scommessa politica” messa in campo dalla coalizionePossiamo!che tende appunto a rinnovare, rispettandola, la migliore tradizione democratica e progressista di questa Città.
