“Lo Stato mi difenda, non voglio sottomettermi ai camorristi!”: sos da una commerciante di Toiano
“Potrei andare a sottomettermi da uno di quelli che comandano nel rione e probabilmente mi lascerebbero stare. Ma io sono una cittadina perbene, pago le tasse fino all’ultimo centesimo, e voglio essere protetta da uno Stato che finora non mi ha tutelata”.
Lei ha 69 anni e da 30, da quando cioè ha aperto la sua merceria nel quartiere, alcivico 15 di via Cicerone(prima aveva il negozio a via Napoli, i puteolani meno giovani la ricorderanno col soprannome di“Mamela”), ha perso la pace.
Assalti continui trafurti, minacce, rapine e raid all’arma bianca.
Le incursioni più frequenti sonosassaiole fittissime, conpietre anche di grosse dimensioni.
“L’ultima volta mi hanno colpita ad una spalla e ancora mi fa molto male–racconta la malcapitata-In qualche circostanza hanno ferito anche dei clienti ma nessuno ha denunciato nulla perché sono terrorizzati dalla paura di vendette. Io inveceho sempre denunciato tutto, ma finora non è successo niente, nessuno ha mai pagato per ciò che mi stanno facendo da trent’anni. Nemmeno con le telecamere di un negozio vicino sono riusciti a identificare queste persone”.
Filomena (che non è sposata)dorme addirittura quasi sempre nella merceria per cercare di difenderla dai malintenzionati.
“Magari non servirà a molto perché una donna anziana e sola non è che può opporre chissà quale resistenza–ci spiega-ma questi delinquentidevono sapere che bisogna passare sul mio cadavere per derubarmi.Io li sento dare calci fortissimi alla serranda del negozio, spesso lo fanno per tutta la notte. Poi se ne vanno. Ma non sempre si calmano: una voltaincendiarono un’auto e la lanciarono nel negozio. Me la vidi bruttissima…”.
Già.Ma perché questo accanimento contro di lei?
“Non lo so– ci diceFilomena–E’ quello che vorrei sapere anche io e che chiedo di sapere dalle forze dell’ordine tutte le volte che vado a sporgere denuncia.Io non mi sono mai comportata male con nessuno, mi sono sempre fatta gli affari miei, penso soltanto a lavorare, non ho mai dato confidenza a certa gente, non ho mai avuto problemi né richieste particolari. Che vogliono da me? Io me lo domando tutti i giorni da trent’anni e non trovo una risposta né in me stessa né nella gente”.
Una vicenda che ha davvero dell’incredibile e che Filomena ci ha chiesto di far conoscere a tutti.
Nella speranza chesi accendano i riflettori sulla sua situazione.
E che finalmente i suoiaggressorila lascino in pace o siano assicurati alla giustizia.
