“Mio padre anziano e invalido umiliato all’ufficio postale per ottenere un suo diritto…”
Salve, volevo raccontare a questo blog, che è molto considerato da noi puteolani, una cosa spiacevole avvenuta a mio padre, un anziano del 1941 residente alrione Toiano.
Papà èmalato da più di un anno, è sotto terapia dichemioe ha unastomìa addominale:Di conseguenza èinvalido con tanto di decreto.
Sabatoè andato allaPostadiArco Felicea ritirare la pensione. Dato che in quel momento presentava unaindisposizione fisica evidente, con molto garbo e discrezione ha chiesto all’impiegato se, data la sua invalidità, avesse diritto a saltare la fila.
L’impiegato lo ha mandato dalladirettrice, la qualeha detto a mio padre che doveva aspettare il suo turno.
Mio padre non ha insistito macon molto imbarazzo ha mostrato alla signora la fuoriuscita di feci dalla stomìa provocando di conseguenza che si sporcassero gli indumenti che indossava.
Era una indisposizione evidente. E so che la legge consente, anche in questi casi, che si possa avere una precedenza.
Mio padre ha un decreto che porta sempre con sé. Non ha mai approfittato di questa cosa.
Quindi, se pure non avesse avuto diritto alla precedenza, mi chiedo:dov’è l’umanità e il buon senso di questa donna?
Ovviamente,papà, molto mortificato, dispiaciuto e imbarazzato, ha fatto la fila, aspettando il suo turno in quelle condizioni, visibili a chiunque.
Cosa purtroppo inevitabile visto che la pensione gli serve per vivere.
E spero che la direttrice di questo ufficio sia più comprensiva in futuro con persone in palese difficoltà, in modo che a nessuno capiti più un’umiliazione del genere.
