Notte dei lunghi coltelli nel Pd: ci sono due candidati a sindaco

Notte dei lunghi coltelli nel Pd: ci sono due candidati a sindaco

Come avevamo preannunciato, durante il direttivo di ieri sera nelPdputeolano si è aperta ufficialmente laguerra di successioneal sindacoFigliolia.

Il partito si è infatti spaccato sulla candidatura alla carica di primo cittadino, con l’uscita allo scoperto di unsecondo aspirante alla fascia tricolore, che si aggiunge all’attuale presidente consiliareGigi Manzoni, ossia l’assessore al bilancioPaolo Ismeno, nome chePozzuoli21aveva anticipato ieri in anteprima esclusiva.

Nome che durante la riunione è stato fatto dall’architettoLuigi Carnovale: un’investitura di cui il diretto interessato, nel suo intervento, si è detto lusingato, pur ribadendo la qualità del “competitor” interno, del quale cui Ismeno è amico fraterno.

O forse lo era fino a quando non ha preso la parola, visto che, non più tardi di 24 ore prima, lo stesso Ismeno sembrava, nel gioco delle parti, uno dei più convinti sostenitori della candidatura di Manzoni, partecipando anche alle riunioni “strategiche” della sua corrente.

E non sembra un caso che lo stessoManzoniabbia, nella tarda serata di ieri, prima postato (e poi cancellato stamattina) su Facebook una riflessione sulvalore dell’amicizia.

A parte i risvolti umani e personali, però, conta adesso il dato politico.

L’area Manzoni, di fronte al nuovo scenario, ha chiesto a gran voce al segretario cittadinoAntonio Tufanoche il candidato sindaco del Pd (e dell’intera coalizione di centrosinistra) sia scelto attraverso il ricorso alleprimarie, previsto dallo statuto del partito.

Su suggerimento diArturo Marzano, Tufano ha replicato che, per evitare ulteriori divisioni, avrebbe valutato l’ipotesi diconsultare, nei prossimi giorni, tutti i dirigenti locali del Pdper capire numericamente i rapporti di forza tra i supporters di Manzoni e quelli di Ismeno, per poi riferire l’esito del “sondaggio” nella prossima riunione del direttivo e andare ad un voto interno sull’opportunità di svolgere o meno le primarie.

La situazione è dunque in continua evoluzione e non si possono escludere clamorosi colpi di scena.

Il rischio del gioco al massacro è altissimo, la tensione è alle stelle e da ieri sera ognuno si sente autorizzato a fare qualsiasi ipotesi.

Anche che, come qualcuno sussurra, che la candidatura di Ismeno sia stata una diabolica provocazione progettata ad arte da Figliolia: una trappola, insomma, in cui sarebbe ingenuamente caduto l’ambizioso assessore per consentire al Primo Cittadino di spaccare il fronte-Manzoni e tentare di indebolirlo in vista del “vero” nome proposto dall’attuale sindaco, che sarebbe ancora nel cassetto…