“Nuovo parcheggio sotto Piazza a Mare: un altro ‘tressette a perdere’?”

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Scoopvenerdì scorso in consiglio comunale (ma sul tardi eh):nuovo parcheggio sotto Piazza a Mare.

Dalle dichiarazioni ufficiali del “borgomastro”, sembrerebbe arrivata l’ora della trasparenza, regolarità, rispetto delle regole; quindi mi aspetto subito tutte le risposte, alle mie decine di richieste di certificazione della Legalità.

Poi, verso la fine della soporifera esposizione (con pause degne del peggior Celentano) è stata tirata, fuori dal cilindro, la “promessa” di unfuturo parcheggio sotto piazza a mare.

Certo per motivi di stanchezza, non disgiunti da carenza mnemonica ed assenza di contraddittorio, giungeva il proposito in oggetto, osteso quale novità.

Eppure, a riguardo, già era stato tutto stabilito ed anche quantificato, con ledelibere di giuntae del 9 settembre 2014.

Nella prima si legge:“Intervento di adeguamento e completamento dell’area sottostante Piazza a Mare da destinare a parcheggio di motoveicoli con servizi annessi – €.1.000.000,00 Progetto di Finanza”.

Per offrire un contributo alla discussione tecnica, mi permetto riproporre quanto avevo già postato, al riguardo, su Facebook il 17 settembre 2014.

Comune di Pozzuoli – Ragionamento sul parcheggio della cosiddetta “Piazza a mare”.

Fra i tanti “regali”, fatti dal programmaItalia ’90, ci fu anche quell’intervento, ditufo(vero) e con finiture dibasalto(finto), sulla banchina; quella dove, una volta, attraccavano regolarmente“Salvatore Marino”,“Savarese”,“Ischia Ferry”e tutti gli altri.

Intanto qualcuno si stupì, che il fondo del mare saliva e… chissà cosa sarebbe potuto succedere.

Pochi anni prima, quell’istrionesco personaggio,Haroun Tazieff, ingegnere, agronomo ed infine geologo, polacco naturalizzato belga e poi francese, predisse chePozzuoli sarebbe saltata come il tappo di una bottiglia di champagne.

Tanto bastò per far “esplodere” una caterva di lavori… caratterizzati da esecuzioni incontrollate (in molti sensi).

Tra questi, vi fu l’oggetto del nostro ragionamento.

Sui costi, sullo “sdoganamento” della finta pietra di basalto e sulla morfologia dell’intervento, essendo trascorso un ventennio e più, sarà la Storia ad occuparsene.

Una cosa però abbiamo il dovere di considerare, poiché ci può aiutare a capire, e non sbagliare ancora.

Il manufatto, pur essendo sopraelevato rispetto alla strada (quindi discutibilissimo dal punto di vista paesaggistico) è caratterizzato da un’altezza interna estremamente ridotta; diciamo pure, poco più di una camera d’aria.

Difatti, non è stato mai adibito a tale uso, se si escludono le temporanee collocazioni di attrezzature edili dell’impresa costruttrice, durante le fasi lavorative.

Gioverebbe verificare nei carteggi (qualora esistenti) se qualcuno abbia mai “osato” collaudare quelle opere, qualificandole atte al ricovero di autoveicoli.

Inoltre, non scomodiamo i mai troppo encomiati Vigili del Fuoco, né tampoco gli esperti della Sicurezza, per convenire che in quell’angusto sotterraneo,la circolazione di veicoli a motore, in breve renderebbe il sito pari ad una camera a gas;in ragione dell’altezza, inferiore a qualunque norma (l’altezza minima dei piani di un’autorimessa non può essere inferiore a metri. 2,40; è consentito che l’altezza sotto trave risulti maggiore di 2 metri).

Come pure,accesso ed uscita giacciono su unico lato.

Tanto premesso, dalla lettura della delibera di giunta numero 106 del 9 settembre 2014, si apprende della seguente iniziativa municipale, che gioverebbe riconsiderare con attenzione:“Intervento di adeguamento e completamento dell’area sottostante Piazza a Mare da destinare a parcheggio di motoveicoli con servizi annessi. Importo destinato di €.1.000.000,00”.

Per la verità, nella successiva delibera di giunta numero 112 del 9 settembre 2014, si parla specificatamente di:“Atto di indirizzo per l’attuazione di tutte le procedure e le iniziative necessarie al preliminare completamento funzionale della struttura demaniale sottostante la cosiddetta “piazza a Mare” per la destinazione a “parcheggio, motoveicoli e vettura di piccola dimensioni di tipo ecologiche”.

Un milione di Euri, per pavimentare quell’ipogeo (ovvero, preliminare completamento funzionale).

E quanto potrebbe arrivare a costare alla fine, date le esperienze plurime cui stiamo assistendo?

Solo per metterci le motociclette e le auto elettriche (visto che quelle di tipo ecologiche sarebbero tutte quelle oggi in commercio).

Ma non ci scordiamo che anche le moto tengono le marmitte eh!

Infine, se facciamo un veloce paragone con l’altro parcheggio (il Multipiano), ci rendiamo conto che già presenta il bilancio 2014 estremamente deficitario.

Difatti, a fronte di costi certi per €.372.518,20, si prospetterebbero ricavi (ipotetici) per €.150.000,00.

Ma non staremmo in clima di ristrettezze economiche.

Oppure giochiamo il “tressette a perdere”!