Pozzuoli a “rischio eruzione”: un altro allarme stavolta ci rovina il Natale
“I Campi Flegrei potrebbero raggiungere un punto critico. Il suolo si sta rigonfiando, il magma sta risalendo e le temperature interne aumentano. Si tratta ancora di valori minimi: nulla a che vedere con un’eruzione imminente ma bisogna intensificare l’attività di sorveglianza”.
Così inizia l’articolo pubblicato tre giorni fa dal sito on line di Repubblica(nella sezione“Scienze”) dedicato allostudio scientifico pubblicato su Nature CommunicationsdaGiovanni Chiodini,ricercatore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
Situazione che, dal 2012, ha fatto salire ufficialmente il livello di attenzione sul fenomeno,
“Il magma– si legge nell’articolo pubblicato sul sito di Repubblica –oggi è risalito a 3-4 chilometri dalla superficie (stessa profondità dell’ultima eruzione, detta del Monte Nuovo, nel 1538).Le analisi dei gas della Solfatara di Pozzuoli dimostrano che le rocce intorno al serbatoio di magma si stanno scaldando e rilasciano sempre più vapore acqueo. “Il possibile avvicinarsi del magma alle condizioni di pressione critica – spiega ancora Chiodini – può spiegare l’attuale accelerazione delle deformazioni del suolo, il recente incremento delle scosse di terremoto e l’aumento dei gas più sensibili agli incrementi di temperatura”.
Uno scenario che non fa dormire sonni tranquilli e che, da profani, ci auguriamo non sia realistico.
