Pozzuoli premia la memoria del poliziotto che scoprì la Terra dei Fuochi
La terza edizione del“premio Dicearchia”è dedicata alla memoria diRoberto Mancini,(nella foto di copertina)poliziotto morto a 53 anni il 30 aprile 2014 a causa di untumoreche ha contratto mentre indagava sulla “Terra del Fuochi”.
Il riconoscimento sarà consegnatooggi pomeriggio alle 17, pressoVilla di Livia, allavedovadi Roberto, la signoraMonika Dobrowolska, daGiovanna e Ciro Di Francia, rispettivamente presidenti delle associazioni“Acli Dicearchia Pozzuoli”e“Osservatorio per Tutela dell’Ambiente e della Salute”.
Mancini nel 1994 iniziò ad indagare sul clan dei casalesi e scoprì ildisastro ambientaleprovocato dai traffici illeciti di rifiuti tossici, consegnando un corposo dossier alla Dda di Napoli.
Manciniscavava personalmente nelle terre avvelenate, rinvenne fossi pieni di rifiuti nucleari e produsse un’informativa di diverse centinaia di pagine che è rimasta sepolta per numerosi anni.
Nelle diverse dichiarazioni che ha rilasciato, come nell’intervista a Le Iene,Roberto Mancini, sulla Terra dei Fuochidichiara: “Nel 1996 portammo il pentito Carmine Schiavone in volo sul casertano e individuammo un allevamento di bufale i cui terreni erano contaminati. Sequestrammo cinque siti, a distanza di due ore la camorra ci bloccò la strada che portava in quei luoghi con cumuli di monnezza. Sapevano tutto, erano potentissimi. Interravano i rifiuti a 20 metri, ma i carotaggi sono stati fatti a sette metri, dove c’era solo terra di riporto”.
Nel 2002 gli viene diagnosticato unlinfoma non Hodgkin.
Il Comitato di verifica del ministero delle Finanze certifica che il suo tumore del sangue dipende da“causa di servizio”, ma lo Stato gli riconosce un indennizzo di appena 5mila euro escludendo una“qualsiasi responsabilità”di fronte alla richiesta di risarcimento danni presentata dal poliziotto. (fonte: www.controcampus.it)
IL VIDEO DI UNA DELLE ULTIME INTERVISTE A ROBERTO MANCINI
