Profughi in un parco di Licola: quattro associazioni minacciano le barricate
Dal 26 di luglio, nel Parco Paradiso in Via Cuma Licola, sono collocati 48 immigrati. Di fronte a tale fatto, chi abita il parco si è attivato formando un comitato e nominando dei portavoce. IlComitato Parco Paradisoha mantenuto un tono pacato anche in virtù della linea decisa da tutti, che è quella della legalità e del dialogo con le Istituzioni.
Legalità che in quella struttura, dove sono collocati i richiedenti asilo, non è osservata, vistola struttura stessa non è idonea a contenere 48 richiedenti asiloperché trattasi nella fattispecie di una casa che non dotata di agibilità e a causa di abusi edilizi regressi e mai sanati, non ha licenza edilizia.
Dopo il loro ingresso hanno tentato di eseguire lavori strutturali, come costruzione di cucina e bagni, ma dopo le denunce degli abitanti del parco vi sono stati apposti isigilli da parte dei Vigili.
Al tavolo con le istituzioni, Il Sindaco, Prefetto e le forze dell’ordine, in primisè stato garantito e ribadito da parte del Sindaco che quella struttura sarebbe stata sgomberata.
Lo stesso proprietario dell’associazione che gestisce l’accoglienza degli immigrati nel centro “abusivo”, in un incontro con il Comitato Parco Paradiso, riferisce cheentro i primi di settembre sarebbero stati trasferiti in altre strutture idonee.
Ad oggi ciò non è avvenuto.
È arrivato il momento chesia il Sindaco che la prefettura diano risposte precise nei tempi di sgombero.
Licola è una zona che già da anni accoglie illegalmente extracomunitari senza documenti, che molto spesso vivono nella illegalità.
Spaccio e prostituzionesono alla luce del giorno.
I cittadini riuniti in comitati troppe volte hanno denunciato le illegalità e troppe volte non sono state mantenute le promesse di quanto spettava di diritto.
Gli immobili, già deprezzati per il depuratore di Cuma con la gestione Hydrogest, la mancanza di servizi, la non tutela da parte delle forze dell’ordine sul territorio, ed ora con ulteriori immigrati alloggiati in strutture abusive.
Vivere in periferia non vuol dire condannarsi!
È arrivato il momento che la politica puteolana si esprima in merito agli immigrati sul territorio e che faccia qualcosa per i cittadini.
Cittadini che non sono consiglieri comunali che hanno più o meno interessi e affari.
Cittadini che li hanno votati, che hanno creduto nelle loro promesse elettorali di riqualificare Licola.
Nei prossimi giorni bloccheremo il quartiere e che ognuno si assuma le proprie responsabilità, dalla politica locale al Prefetto.
*Comitato Parco Paradiso, Comitato Riqualificare Licola, Licola Mare Pulito, Associazione Culturale Reginelle
