Trova un borsa con 200 euro e la restituisce a chi l’ha persa: le brave persone esistono ancora!

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In un mondo dominato da egoismo e sopraffazioni, anche un gesto di sana solidarietà diventa notizia e riscalda il cuore di chi non crede più a nulla e nessuno.

Lui si chiamaRosario Grazioso, abita a Pozzuoli, fa l’informatore farmaceutico ed è il protagonista di questa vicenda a lieto fine accaduta esattamente sette sere fa, sabato 29 maggio.

Rosario, in compagnia di amici, era in procinto di andare a cena in una trattoria divia Pergolesie, per raggiungere il locale stava scendendo le scale che partono davia Oberdan, iGradoni Turchi Ricotti.

“Ad un tratto– ci racconta –sul muretto di queste rampe vedouna borsa abbandonata. La prendo, la apro, noto che ci sono deisoldiall’interno e cerco subito di capire a chi appartenga. Chiedo al vicinato se sia di qualcuno che conoscono, ma nessuno sa rispondermi. Così ai residenti del luogo dico che sto per consegnarla allapoliziae chiedo di comunicare questa notizia alla persona che l’ha persa nel caso in cui dovesse nel frattempo tornare sul posto per cercarla”.

Rosario però non va subito inCommissariato.

“Sinceramente mi sembrava scortese far aspettare i miei ospiti a cena– prosegue Grazioso-immaginando che io dovessi stare chissà quanto tempo a firmare verbali. Cosicchè abbiamo prima mangiato, anche se, vista la vicinanza del ristorante al luogo in cui avevo trovato la borsa, io ogni tanto ritornavo su quelle scale nella speranza di incontrare la persona che aveva perso la borsa per restituirgliela. Lo stesso mio amico proprietario della trattoria mi ha consigliato di aprire per bene la borsa per cercare di capire a chi appartenesse e tentare di  trovare  un recapito che ci potesse mettere in contatto con questa persona. Poi, dopo mezzanotte, finita la cena, sono andato inCommissariatoe lì in realtà ho scoperto che miaspettavano. Già: perché dovete sapere chela ragazza proprietaria della borsa, Cristina, una giovane di via Vecchia Campana, era nel frattempo tornata sui gradoni e i residenti che io stesso avevo interpellato le avevano detto che c’era una persona che aveva trovato la borsa e l’avrebbe portata in Commissariato,sicché questa poverina telefonava in continuazione alla polizia per sapere se la consegna era realmente avvenuta”.

“Questo signore era talmente premuroso– racconta di Rosario Grazioso ilpoliziottoche era di piantone quella notte negli uffici del Commissariato –che mi ha chiesto perfino se potesse tranquillamente  consegnare la borsa a me senza che avvenisse alcuna identificazione della persona che l’aveva trovata.Alla fine abbiamo telefonato alla proprietaria e lei è venuta a ritirare il tutto. Era contenta perché, oltre ad essere rientrata in possesso di documenti e chiavi, quell’attimo di distrazione le stavano costando anche i200 euroche  erano all’interno della borsa:soldiche, come ci ha riferito, aveva appena ritirato al bancomat”.

E tutti vissero felici e contenti, come si dice in questi casi.

Complimenti aRosarioper un gesto che chissà quanti avrebbero fatto in presenza di una somma di denaro.

E ci auguriamo che, magari, attraverso questo articolo,Cristina C., la proprietaria della borsa,possa riuscirealmenoa ringraziarechi è stato così civile, perbene e solidale nei suoi confronti.