Tutela della salute, ultimatum dei cittadini ai sindaci flegrei: “O con noi o contro di noi!”

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“Avevamo invitato qui le istituzioni ma, ancora una volta, non sono venute. Noi le vogliamo al nostro fianco in questa battaglia, però se ci prendono in giro diventeranno la nostra controparte”.

E’ stato un messaggio chiaro quello lanciato ieri sera daCiro Di Francia(presidente dell’Osservatorio per la Tutela dell’Ambiente e della Salute) durante la“fiaccolata per la vita”organizzata nel terzo anniversario della morte di Lia Di Francia (figlia di Ciro) per sensibilizzare la popolazione e i governanti locali a migliorare la vivibilità del territorio puteolano e flegreo.

Dei “pezzi grossi” diPozzuoli,Quarto,BacolieMonte di Procida, nemmeno l’ombra.

Un’assenza reiterata, che, ogni anno, amareggia sempre di più i promotori di questa iniziativa.

“Se proprio non vogliono marciare insieme con noi–ha aggiuntoDi Francia–almeno si interessino di svolgere un compito che spetta a loro. Ossia pretendere di sapere, dal presidente regionaleDe Lucae dal ministro per la saluteLorenzin, che fine hanno fatto i 50 milioni di euro stanziati per gliscreening sanitariche bisognava eseguire tra il 2014 e quest’anno su tutte le popolazioni colpite dai roghi tossici dellaTerra dei Fuochi.I sindaci, lo ricordo a noi e a loro, sono i primi responsabili sanitari sul territorio. E devono farsi sentire anche sulla scandalosa situazione che si sta creando ai danni di numerosiammalati gravi, ormai pressoché impossibilitati a fareanalisievisite specialistichein tempi brevi e senza costi esorbitanti. Questi sono problemi serissimi–ha proseguitoDi Francia–A Pozzuoli invece sembra che si pensi soltanto allapiazza, avia Napolie alrione Terra. Per il resto, non si vede nulla, a cominciare dalla valorizzazione deisiti archeologici.Come questoAnfiteatroal buio dopo il tramonto, una vergogna che invitiamo ilministroFranceschiniad ammirare. Io mi sento di ringraziare soltanto leforze dell’ordine, che nonostante la carenza di uomini, mezzi e strumenti, tutelano nel miglior modo possibile il nostro territorio. In quanto al resto, siamo stufi degliannuncie dellechiacchiere. Vogliamo risposte concrete, soprattutto per le fasce più deboli della popolazione. E se queste risposte non arrivano, poi non dobbiamo lamentarci se oltre il 50% degli elettori non va a votare perché non ha più fiducia nella classe politica. Attendiamo segnali dalle istituzioni. Noi cittadini, sindacato e associazioni, tutto quello che dobbiamo e possiamo fare, lo stiamo facendo…”.

Da rimarcare, ancora una volta, la presenza di tantibambinialla fiaccolata.

Due i lorostriscionipiù significativi:“Giù le mani dal nostro futuro”e“Noi siamo il futuro…pensaci!”.

Chissà, magari i loro messaggi erano rivolti proprio a chi li considera “interessanti” soltanto quando diventano maggiorenni e possono andare a votare…

(nella foto-copertina, l’avvocato Giovanna Di Francia, presidente di Acli Dicearchia Pozzuoli)