Via Napoli, soccorsi impossibili (e promesse da marinaio?) per centinaia di famiglie
Dopo il terremoto che ha devastato Amatrice e dopo lalettera aperta che il sindaco Figlioliaha indirizzato ai puteolani per fare il punto della situazione su bradisismo e piani di evacuazione, a Pozzuoli21 si è rivoltoun gruppo di residenti “dietro le quinte” di via Napoli, ossiaalle spalle dei sottopassaggi ferroviari della Cumana.
La richiesta è univoca:ma se dovesse capitare qualcosa di brutto a noi, come facciamo ad essere raggiunti da ambulanze e vigili del fuoco?
Il problema persiste da molto tempo, da quando cioè i lavori di raddoppio dei binari hanno reso necessaria l’edificazione di unmuro che ostruito la stradina indispensabile ai mezzi di soccorso per raggiungere via Barletta e il rione “Cappuccini” da via Savino Vitagliano.
Itinerario, per l’appunto, senza alternative visto che l’esigua altezza dei due sottopassiche si trovano (in entrata) su via Fatale e (in uscita) su via Barletta non consente il transito di veicoli del genere.
Nel frattempo, in quei rioni c’è chi è morto e forse si sarebbe potuto salvare, ma si prega anche il Padreterno che non accada mai nulla di così grave da dover richiedere l’intervento del 118 o dei pompieri.
Però, una cosa, tanti abitanti del posto la ricordano molto bene.
E cioèl’impegno assunto, il 4 maggio dell’anno scorso, dal sindaco Figliolia, durante una riunione con i cittadini tenutasi presso i locali della chiesa del Sacro Cuore di Gesù.
Era il periodo della campagna elettorale per le Regionali ma era anche la settimana precedente l’avvio dell’allora contestatissimo dispositivo di Ztl sul corso Umberto.
Figliolia disse che entro 20 giorni sarebbe stato rimosso il muro di via Savino Vitagliano e riaperta la strada per il transito dei mezzi di soccorso “dietro le quinte” del lungomare.
Sono trascorsi 16 mesi da quella promessa, ma nulla è cambiato.
Spieghi anche questo il Sindaco ai puteolani.
