“Vi faccio il “CESSIMENTO” archeologico di Pozzuoli!”
E’ con tristezza che vado ad elencare alcuni siti archeologici e puteolani che versano nell’ abbandono, nell’incuria, strozzati dalla burocrazia e dalle istituzioni, a volte trasformati in discariche, testimonianze di un glorioso passato, tesori in attesa di turisti e di un giusto rispetto.
Dunque non leggerete nessun classico “pistolotto”, pensieri e parole trite e ritrite che servono a ben poco, ma un freddo e dettagliato censimento di quello che “ offre” o “ soffre” il nostro patrimonio storico.
A parte la chiusura da un anno, per motivi noti, delVULCANO SOLFATARA, famoso attrattore turistico, ma, scendiamo dalla collina e vediamo l‘attuale situazione .
“PARCO ARCHEOLOGICO della SOLFATARA”, scoperto circa 25 anni fa , una strada basolata intatta, che congiungeva la“via per colles”al trivio di VIA CELLE.
Fiancheggiata da mausolei, ipogei , in pratica la “necropoli di PUTEOLI” che proseguiva per SAN VITO e poi verso QUARTO.
MAI aperta al pubblico ,trasformata prima in discarica e poi la natura ha preso il sopravvento, diventando una giungla. Spesi milioni per riportarla alla luce e soffocata ed umiliata da ponti in ferro.
Sorvoliamo sulprimo anfiteatro, smembrato dalla direttissima NAPOLI-ROMAe troviamo l’“ANFITEATRO FLAVIO”, il terzo più grande al mondo. Interdetto ai visitatori per più della metà, compreso gli ambulacri e la cappella di SAN GENNARO. I sotterranei non sono visitabili dopo le piogge, ma un decennale palco pericoloso occulta anche la visuale dall’ esterno. Di fronte, sulla strada, un ninfeo, trasformato in pisciatoio.
“PISCINE CARDITO, LUSCIANO e CENTO CAMERELLE”non visitabili , o chiuse da perenni cancelli o in proprietà private.
Sorvoliamo anche sul “foro romano” completamente occultato e cementificato dall’exISTITUTO IMMACOLATA , fondazione BANCO di NAPOLI.
Proseguiamo:“COLLEGIO dei TIBICINES“, un’area verde, nel vero senso della parola, dove l ‘erba la fa da padrone.
“SCAVI ARCHEOLOGICI al RIONE TERRA”: visitabili solo nei fine settimana e in parte , una metà restaurata è interdetta al pubblico .
“TEMPIO di SERAPIDE”visibile solo dalla strada , è interdetta la visita sottostante.
“TEMPIO di DIANA”:maestosa aula termale , circondata da palazzoni che si può ammirare solo se ci si reca all’Asl o alla Posta di via Terracciano.
“NECROPOLI di VIA CELLE e SAN VITO” , interdetta al pubblico, sbarrata da un’alta cancellata , ma , con un moderno casotto, unCESSOposizionato all’ entrata e in bella vista.
“TABERNE di VIA LUCIANO”…interdette e soffocate dalla vegetazione .
“STADIO ANTONINO PIO”.. CHIUSO , apre un giorno all’ anno
Al lago d ‘Averno troviamo la pseudo“GROTTA della SIBILLA “…CHIUSA! ..
La“GROTTA di COCCEIO”pomposamente annunciato il suo recupero 8 mesi fa .. MAI APERTA ! ..
“ARCO FELICE VECCHIO”, chiuso per lavori ..
