VIDEO/ In scena a Pozzuoli per denunciare ignoranza e discriminazioni
Un grido contro laviolenza di generee contro iparadossi della società, a cominciare dalla visione dellostupro.
E’ l’obiettivo di“Luna Nuova”, il testo scritto e diretto dalla giornalistaCaterina Laita, che, dopo tre anni, torna in scena, con la compagnia“Gli Svitati”, alteatro-sala Molière, al parco Bognar.
Ieri sera la “prima”,oggi (sabato 30 settembre ore 21) e domani (domenica 1 ottobre, ore 18) le due repliche di una commedia che fa discutere, emozionare, sorridere e riflettere.
Ispirata dai fatti di cronaca e racconti derivanti dai tanti “fuori camera” scaturiti dalla carriera giornalistica, variati a seconda delle esigenze di copione,Caterina Laita, tra momenti di leggerezza, risate e drammaticità, porta in scenala vita reale e i suoi paradossi.
Storie intense si intrecciano negli anni avendo come unico filo conduttore ladiscriminazionee l’ignoranza. Avendo come paradigma, per l’appunto, una“luna nuova”.
Perché come la luna, dopo un ciclo torna ad essere sempre instancabilmente identica a se stessa, così il buio della mente e del cuore umano non si dirada al passare del tempo.
Lasciando, a sostenerci, soltanto la speranza che, dalle crepe delle tenebre, possa sempre nascere tolleranza e amore.
Tre le ambientazioni in epoche diverse, ma con gli stessi interrogativi sulla visione dell’omosessualità, delladonnae deirapporti umani.
Il tutto con un linguaggio attuale e poco elaborato, per coinvolgere lo spettatore attraverso la musica e le coreografie.
