Bonifica nell’ex centro commerciale: la frase “equivoca” di Figliolia e la precisazione di Lino Trincone…
Come ha annunciato alle 16 di ieri pomeriggio sulla propria paginaFacebookilsindacoEnzo Figliolia, è iniziata l’opera di pulizia e bonifica dell’ex centro commerciale di Monterusciello.
Struttura acquistata (così come l’ex macello comunale) dallaLDG Investimenti, una srl che fa parte del gruppo aziendale di cui è direttore generale l’imprenditoreputeolanoLino Trincone.
Un impianto che, acquisito per2 milioni e 575mila euro(390mila di acconto già versati ed il saldo da liquidare in dieci anni a partire dalla data in cui il Municipio, dopo aver approvato il progetto esecutivo di ristrutturazione, stipulerà il rogito di compravendita e rilascerà i permessi a costruire al nuovo proprietario)conserverà la sua destinazione originaria.
Lapulizia e la bonifica del sitosi sono rese necessarie per poter procedere ai saggi nel sottosuolo, indispensabili per realizzare una progettazione adeguata.
Solo chequesto intervento è stato presentato in maniera alquanto “equivoca” dal Capo dell’Amministrazione.
Il quale, sul social network, ha scritto testualmente chela bonifica“ci consente di consegnare la struttura all’imprenditore che lo ha acquistato(…)”.
Detta così, con la particella pronominale“ci”adoperata in quel modo (“ci consente”=“a noi consente”)si lascia intendere che la bonifica sia stata effettuata con personale e soldi del Comune.Ed è proprio per questo motivo che, intanti, tra i “navigatori” nella realtà “virtuale”,hanno pensato che l’Ente stesse facendo un bel regalo a Trincone provvedendo ad un lavoro così “tosto” in quella che (sia pure ancora formalmente) è già un’area privata.In realtà, invece,le cose stanno diversamente.L’imprenditore Lino TrinconeEd è stato proprio l’imprenditore Lino Trincone a dover chiarire il tutto con un commento (sempre su Facebook) pubblicato stamattina poco dopo le 9.“Tengo a precisare– ha scritto infatti Trincone –che le opere di bonifica e pulizia sono a totale carico del gruppo imprenditoriale che si è aggiudicato, mediante asta pubblica, l’acquisto dell’immobile in questione”.La precisazione di Trincone su FacebookIl sindaco Enzo FiglioliaCon quel post, dunque,Figliolia voleva in realtà dire che, grazie a quell’intervento di bonifica e di pulizia, si rende possibile la consegna del manufatto all’imprenditore, proprio perché è il personale dell’imprenditore stesso ad essere entrato, in quell’area, per provvedere in tal senso e pertanto si è materializzato, con una specifica autorizzazione, il possesso del bene a chi si è impegnato ad acquistarlo ma non ha ancora ufficializzato il “passaggio di proprietà” col venditore.Che dire!Già la lingua italiana è abbastanza complicata: sarebbe il caso che il Primo Cittadino, in futuro,espliciti meglioil proprio pensiero, onde evitare malintesi o fraintendimenti che possono diventare anche pericolosi tra i “non addetti ai lavori”, ossia la stragrande maggioranza dei cittadini.Commenti
Detta così, con la particella pronominale“ci”adoperata in quel modo (“ci consente”=“a noi consente”)si lascia intendere che la bonifica sia stata effettuata con personale e soldi del Comune.
Ed è proprio per questo motivo che, intanti, tra i “navigatori” nella realtà “virtuale”,hanno pensato che l’Ente stesse facendo un bel regalo a Trincone provvedendo ad un lavoro così “tosto” in quella che (sia pure ancora formalmente) è già un’area privata.
In realtà, invece,le cose stanno diversamente.
Ed è stato proprio l’imprenditore Lino Trincone a dover chiarire il tutto con un commento (sempre su Facebook) pubblicato stamattina poco dopo le 9.
“Tengo a precisare– ha scritto infatti Trincone –che le opere di bonifica e pulizia sono a totale carico del gruppo imprenditoriale che si è aggiudicato, mediante asta pubblica, l’acquisto dell’immobile in questione”.
Con quel post, dunque,Figliolia voleva in realtà dire che, grazie a quell’intervento di bonifica e di pulizia, si rende possibile la consegna del manufatto all’imprenditore, proprio perché è il personale dell’imprenditore stesso ad essere entrato, in quell’area, per provvedere in tal senso e pertanto si è materializzato, con una specifica autorizzazione, il possesso del bene a chi si è impegnato ad acquistarlo ma non ha ancora ufficializzato il “passaggio di proprietà” col venditore.
Già la lingua italiana è abbastanza complicata: sarebbe il caso che il Primo Cittadino, in futuro,espliciti meglioil proprio pensiero, onde evitare malintesi o fraintendimenti che possono diventare anche pericolosi tra i “non addetti ai lavori”, ossia la stragrande maggioranza dei cittadini.
