Buoni libro per scuole medie e superiori: bando col “trucco” per le famiglie meno indigenti

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AlComune di Pozzuolinon si smentiscono mai.

Come il“Cimabue”del famoso“Carosello”degli anni ’70, infatti, alMunicipiodi via Tito Livio continuano periodicamente a lavorare nella modalità“faccio una cosa e ne sbaglio due”.

Stavolta però l’errore, se non sarà corretto con celerità,rischia di impedire a molte famiglie la possibilità di partecipare all’erogazione dei buoni libro per gli alunni delle scuole medie inferiori e superiorientro il 22 dicembre, data limite stabilita dall’Ente per la presentazione delle domande.

Soldi che, con i fondi stabiliti dalla Regione per il diritto allo studio (e assegnati a Pozzuoli nella misura di 274.446,69 euro per la scuola dell’obbligo e di 94.537 euro per le scuole secondarie, ossia dal terzo al quinto anno delle superiori)saranno destinati adaiutare, nell’acquisto dei testi scolastici,prima le famiglie con reddito Isee fino a 10.633 euro e poi, se avanzano soldi, serviranno per lo stesso scopo anche a dare un sostegno alle famiglie con reddito Isee da 10.633,01 a 13.300 euro.

Già: perché siamo andati a controllare imodelli prestampati preparati dal Municipio e pubblicati sia sull’Albo Pretorio che sul sito del Comunee abbiamo scoperto chela domanda per ottenere il buono libro è disponibile solo per i redditi Isee più bassi.

In pratica,il secondo foglio, quello che doveva essere riservato alle famiglie con Isee da 10.633,01 a 13.300 euro, è un foglio in bianco.

Dunque,il modello per le famiglie con Isee più alto, non esiste.

Almeno fino al momento in cui scriviamo.

E ciò, di fatto,impedisce a questi nuclei familiari anche il solo fatto di sperare in un aiuto economico per l’acquisto dei libri di testo, visto che gli Isee più alti saranno presi in considerazione solo se tutti i soldi non saranno spesi per le agevolazioni alle famiglie con Isee della fascia inferiore.

Ci chiediamo se sia giustificabile tantasuperficialità, in un settore così “sensibile”,nel pubblicare determinate notizie attraverso i canali ufficiali istituzionali.

E se non siaincredibile che, in due giorni, nessuno al Municipio si sia ancora accorto di questa grave (e sicuramente involontaria) omissione…