Carta d’identità elettronica, la denuncia di un disoccupato: “Mi dovrò umiliare per pagarla…”

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La differenza ovviamente la fa ilcostodi questo nuovo documento, che ammonta a22 euro e 21 centesimi, oltre le foto ovviamente.

Soldi che non tutti possono spendere, specie se ci si trova in una particolare condizione economica e se in famiglia bisogna rinnovare più di una carta.

E’ il caso diMichele,disoccupatoputeolano, che oggi si è recato all’Anagrafe di Monteruscielloe ha scoperto di doversi sottoporre a quello che, per le sue tasche, è un “salasso”.

“Ho chiesto di poter usufruire ancora del documento cartaceo perchéne dovevo rinnovare due, quello di mia moglie e di mio figlio– ci raccontaMichele–Io arrangio, non ho reddito, questi documenti mi servono per chiedere alcuneagevolazionieconomiche tramite la presentazione delmodello Isee, che purtroppo è  zero. Ho spiegato tutto questo all’impiegata ma lei mi ha risposto cheil mio caso non rientra tra quelli che la legge prevede per consentire il rilascio del documento cartaceo.Mi è stato consigliato di farmi furbo, di attestare che il rinnovo di questi documenti mi servisse per i motivi per cui lo Stato consente che siano ancora cartacei, cioè per motivi di salute, di viaggio, di partecipazione al voto, a gare o a concorsi pubblici. Ma iosono una persona perbene,non ricorrerei mai a queste scorciatoie, vorrei solo capire per quale motivo nessuno ha pensato che un disoccupato con Isee zero potrebbe non avere a disposizione 50 euro per rinnovare due documenti di identità. Io infatti non ce li ho edovrò chiedere un prestito ad un amico o ad un parente per poter assolvere a questo obbligo di legge e sperare poi di essere aiutato da chi mi chiede il modello Isee. Maè un’umiliazione che non merito io e non merita nessuno che si trovi nella mia stessa situazione– conclude Michele –Mi appello al Sindaco, all’Amministrazione, ai consiglieri comunali: passatevi una mano sulla coscienza e trovate una soluzione per situazioni come la mia o ancora più gravi”.

Da fonti interne al Municipio, pare che qualcosa si stia già cominciando a pensare in tal senso.

Un’ipotesi in campo potrebbe essere quella diridurre (o eliminare) il costo della carta di identità elettronica per le famiglie che abbiano Isee zero e siano in condizioni di indigenza certificate dagli assistenti sociali.

Stando a queste indiscrezioni, infatti, agevolare tutti i nuclei familiari a Isee zero (circa cinquemila) potrebbe creare mancati introiti tali per le casse dell’Ente da “attirare” l’attenzione dellaCorte dei Contiper danno erariale.