Consegne a domicilio, ristoratori in Municipio per dare una lettera a Figliolia: “Riapriamo solo a queste condizioni”
Oggi è una giornata importante per Pozzuoli, conl’allungamento, fino al 3 maggio, dell’orario di chiusura alle 20 anche per le attività non alimentari e il permesso di effettuare consegne a domicilio per tutti gli esercizi adibiti alla somministrazione di cibo e bevande.
E così alcuni addetti ai lavori contrari al delivery alle condizioni imposte dal Governatore si sono dati appuntamentostamattina in Municipio per protocollare una lettera (dal contenuto uguale per tutti) indirizzata al sindaco Figliolia.
Al Primo Cittadino puteolano, gli imprenditori in questione chiedono“un piano di riapertura adeguato alle esigenze dell’attività, la totale cancellazione delle imposte comunali (Imu, Tari, Tasi, Cosap e consumi idrici) da marzo a maggio e la loro riduzione al 50% dal giugno di quest’anno a marzo del prossimo anno, un contributo pari al 50% dei canoni di locazione delle attività da marzo a novembre di quest’anno, un intervento di sanificazione, igienizzazione e disinfestazione a carico del Comune nelle attività in questione nonché la fornitura dell’attrezzatura sanitaria necessaria per riaprire (mascherine, guanti, copri scarpe, camici, disinfettanti e annessi), maggiore flessibilità sugli orari di apertura e chiusura, riduzione della tariffa fissa per la sosta 50 centesimi all’ora”.
