Il parroco del Carmine bacchetta i politici di Pozzuoli: “Non vanno più in chiesa”

Il parroco del Carmine bacchetta i politici di Pozzuoli: “Non vanno più in chiesa”

“Amministratori così, in questa città, non ce ne sono più”.

Parola didon Pier Paolo Mantelli,parroco del Carmine, che ieri sera, nella chiesa dell’Immacolata, durante laMessa del Trigesimo dalla morte dell’ex sindacoSalvatore Lubrano, ha sferrato unadura critica a tutti i politici di  Pozzuoli.

Il sacerdote, infatti, nel sottolineare come il professor Lubrano, fino a quando le condizioni di salute glielo hanno consentito, abbia sempre preso parte a tutte le principali celebrazioni religiose della sua parrocchia, ha voluto paragonare questo comportamento a quello di altri eletti dal popolo (e dei loro nominati).

I quali da tempo, a suo dire, avrebbero disertato la Casa di Dio.

“La rappresentanza amministrativa, una volta, al di là della propria tenuta morale e della propria vita personale, apparteneva di più al vissuto della chiesa, partecipava di più alla vita parrocchiale ed era espressione di una visione della vita cristiana”: questa è la spiegazione data daPadre Mantellisul passaggio dell’omelia che ha attirato l’attenzione di tutti i presenti alla funzione.

Con chi ce l’avesse il prete, nello specifico, tra sindaco, assessori e consiglieri comunali, non è dato saperlo.

Anche perché, sinceramente, non conosciamo le abitudini dei nostri politici in questo specifico contesto della loro vita pubblica e privata.

Quella di Padre Mantelli, tuttavia, è unariflessione che non può non aprire un dibattito in città.

Tre le domande che ci poniamo.

1) E’ giusto e opportuno che un sacerdote faccia delle considerazioni del genere dal pulpito?

2) E’ corretto ritenere che un buon cristiano debba essere necessariamente un assiduo cattolico praticante?

3) E’ automatico pensare che un buon cristiano debba essere per forza anche un buon politico?

Interrogativi che lasciamo aperti alle vostre considerazioni.