Malata scappa dall’ospedale e vaga per strada in stato confusionale: una donna la soccorre, ma…

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Vi scrivo per raccontare ciò che mi è accaduto ieri mattina mentre ero in macchina all’altezza dellago d’Averno in direzione La Schiana.

Erano le 7.35 e mi stavo dirigendo al lavoro, quando, lungo il tragitto, incrociouna donna in pigiama e senza scarpe che vagava e rischiava di essere investita.

Mi sono fermata ed ho capito chela donna era scappata dall’ospedale senza che nessuno se ne accorgesse.

Non aveva lucidità né ricordi precisi di chi fosse né di dove vivesse.

Mi ha detto un nome e cognome ma non so se realmente fosse il suo.

Mi ha chiesto di essere portata a casa, ma, quando le ho chiesto dove abitasse, mi ha spiegato di non avere una casa: e,quando le ho domandato se voleva che io facessi una telefonata a qualcuno per avvisare di averla ritrovata, lei mi ha chiesto di telefonare al 118.

Dopo di me si è fermata un’altra donna: la signora in pigiama aveva freddo, le abbiamo regalato uno scialle eabbiamo cominciato le varie chiamate, l’altra soccorritrice ha telefonatoal 113 e al 112, io al 118, che mi ha risposto che se la donna era scappata dall’ospedale, non  era più di loro competenza intervenire ma avrei dovuto rivolgermi ai carabinieri.

Invano abbiamo aspettato qualche pattuglia sia del 113 che del 112, ma niente: dopo più chiamate e richiamate, ho deciso di telefonare alla polizia municipale.

Ho raccontato l’accaduto restando anonima. Mi hanno promesso che avrebbero immediatamente mandato la loro pattuglia in zona e così è stato.

Nel frattempo erano ormai le 8.10 ed io sono dovuta andare via ma lasciando la povera signora con l’altra donna che si era fermata e con la quale sono rimasta in contatto telefonicamente.

Effettivamente, dopo 5 minuti, è arrivata la pattuglia della polizia municipale, che ha contattato il 118, che, chissà come mai,  è arrivato sul posto con immediatezza, e un’operatrice dell’ambulanza ha anche chiamato per nome la donna, che evidentemente era a loro nota.

Si è appurato poi chela signora era effettivamente scappata dal reparto di Medicina dell’ospedale “La Schiana” (dove è stata faticosamente convinta a tornare) senza che medici, infermieri o chicchessia se ne fossero accorti.

Voglio augurarmi che almeno la sua famiglia sia stata avvertita dell’accaduto.

Se così non fosse, mi piacerebbe che questa famiglia sapesse cos’è avvenuto.

E’ assurdo lasciare un parente tra le mura dell’ospedale e rischiare di non trovarlo perché è andato via.

Così comeè assurdo che non si sia riusciti ad avere un poliziotto o un carabiniere in aiuto e che il 118 sia arrivato solo su espressa richiesta dei vigili urbani.

Meno male cheil nostro santo in paradiso lo abbiamo trovato nella persona che, al centralino del Comando di Polizia Municipale, ha risposto con gentilezza alla nostra telefonata e ha mandato una pattuglia sul posto, altrimenti non so davvero come sarebbe potuta finire questa storia.