Multe “pazze” a via Napoli: ecco cosa ha deciso Figliolia
A meno di clamorose novità dell’ultimo momento, sarannoannullatetutte lemulteregistrate a carico delleauto di residenti e lavoratori di via Napoliche hanno violato laZtl del corso Umbertoper non aver rinnovato entro il 20 marzo il contrassegnoper l’accesso ed il transito nella zona a traffico limitato.
E’ questa infatti la decisione che ilsindaco Enzo Figlioliaha preso e comunicato l’altro ieri sera nel corso di una riunione di maggioranza tenutasi in Municipio.
Figliolia ha fatto sapere alla sua coalizione chegià dopodomani, lunedì 18 luglio, potrebbe sottoporre all’approvazione della Giunta l’atto di sanatoria di tutte quelle contravvenzioni(ne sarebbero oltre3.000scattate in tre mesi, per un importo di circa300mila euro) secondo uno schema preparato dal dirigente Agostino Di Lorenzo.
Labuona notiziache molti attendevano, dunque, è arrivata ed era nell’aria dopo chedue avvocati(Valentino Russo e Stefania Rusciano), in nome e per conto di numerosi sanzionati, per evitare di patrocinarevalanghe di ricorsicostosi e dall’esito incerto, avevano incontrato il Capo dell’Amministrazione convincendolo dellabuona fededei propri assistiti nell’averignorato la data di scadenza del vecchio tagliando: data comunicata dal Municipio attraverso il proprio sito istituzionale ed alcuni manifestini affissi sul lungomare nei giorni immediatamente precedenti il termine di validità del contrassegno.
Restano solo da ufficializzare lemodalità con cui accedere a questocondono(il secondo in un anno che la Giunta Figliolia approva per la stessa Ztl, dopo la delibera 102 del 21 luglio 2015 con cui si annullavano tutte le multe che i varchi elettronici del lungomare avevano rilevato dal 10 maggio al 30 settembre 2015, sempre a carico di residenti e lavoratori nella zona a traffico limitato che non si fossero ancora messi in regola con il rinnovo del contrassegno).
Ma soprattutto bisogna capirese un provvedimento del genere potrà creare danni economici ai politici che lo approveranno.
C’è infatti di mezzo un’azienda(la“Compunet”) che, per conto del Comune di Pozzuoli, si occupa dinotificare tali contravvenzionie che, per questo servizio, percepisce18 euro a notifica.
Una volta annullate le sanzioni,salteranno anche i circa 55mila euro di compensi dovuti a questa società per le multe da condonare?
E se la “Compunet” facesse causa al Comune di Pozzuoli per recuperare il denaro relativo alle proprie prestazioni,chi pagherebbe?
Il Sindaco e gli assessori che diranno sì alla sanatoria in Giunta?
Già: perchéFigliolia pare non abbia alcuna intenzione di portare l’atto in Consiglio Comunale: e, se così fosse, vorrebbe dire che il parlamentino civico non dovrebbe votarealcuna variazione di bilancioper coprire questobuco da 300mila euro di mancati incassi per l’Ente.
Dal che se ne deduce che un provvedimento del genere, se finisse all’attenzione dellaCorte dei Conti, potrebbe farrischiare a Figliolia ed ai suoi sei assessori(se tutti voteranno la delibera in questione)di dover mettere mano alla tasca per risarcire l’Erario dei 600 milioni di vecchie lire che il Comune non potrà introitare più.
Cifra che invecela Corte dei Conti potrebbe chiedere di restituire a 31 persone(il sindaco, i sei assessori ed i 24 consiglieri)qualora l’atto fosse sottoposto al Consiglio Comunalee se tutti i rappresentanti del popolo se ne assumessero la responsabilità.
Sulla questione rischia dunque di aprirsi unapolemica politicanon da poco.
E non potrebbe essere altrimentise davvero i firmatari della delibera che sanerà queste multe stessero per mettere a rischio il proprio patrimonio.
In tutta coscienza, al posto loro, voi che fareste?
