Antimafia al Comune. Figliolia e i “suoi” consiglieri hanno deciso: si dimetteranno solo in un caso…

Antimafia al Comune. Figliolia e i “suoi” consiglieri hanno deciso: si dimetteranno solo in un caso…

Dimissioni solo in caso di coinvolgimento diretto della politica.

E’ questa la linea scelta dallacoalizione di Figlioliaper affrontare con la maggiore serenità (o il minor disorientamento) possibile lamegainchiesta giudiziaria aperta dalla Direzione Distrettuale Antimafiasututti gli appalti del Comune.

Un’attività investigativache vede giàcoinvolti un dirigente(Gino Salzano) ed unfunzionario(Peppe Gaudino) del settoreLavori Pubblicie che si basa sugravissime ipotesi di reato(corruzione,turbativa d’asta,falso ideologico,associazione a delinquerecon l’aggravante del metodo mafiosoo delfavoreggiamento alla camorra) e che, secondo indiscrezioni sempre più insistenti, riguarderebbealmeno una trentina di soggetti già iscritti o prossimi all’iscrizione nel registro degli indagati.

Sul Municipio, dopo quanto già accaduto nel dicembre 2005 (quando era sempre Figliolia al governo dell’Ente), aleggia pesante l’ombra di un secondo scioglimento consiliareper infiltrazioni malavitose(procedura che,come abbiamo già ampiamente spiegato, segue una strada assolutamente indipendente da qualsiasi sviluppo giudiziario), ma soprattuttoil timore che a finire nei guai possa essere un eletto dal popolo.

Ed è per questo motivo chenon è bastato al Sindacoildocumento siglato dalla maggioranza appena quattro giorni faper esprimere fiducia nell’operato della magistratura e certezza nella trasparenza dell’azione amministrativa.

Così, ieri sera,in sala giunta si è tenuto un vertice di coalizione, voluto dallo stesso Figliolia e dal Pd, in cuiil Capo dell’Esecutivo ha voluto guardare in faccia i suoi alleatie, nel chiuso di una stanza, capire se, come pure riportato da qualche organo di informazione, qualcuno ha ancora dei dubbi sull’opportunità di proseguire nel mandato popolare ricevuto quattro anni fa.

Nell’arco di poco più di un’ora, tutti i presenti alla riunione (non solo capigruppo ma anche numerosi consiglieri) hanno espresso ciascuno la propria posizione, sintetizzabile in un concetto che ha accomunato la platea:si va avanti, a patto che la politica resti immune anche da un solo avviso di garanzia sull’indagine della Dda in corso.

In sostanza, al termine della discussione, tra Figliolia e la coalizione è stato siglato unpatto tra gentiluomini, non scritto (e nemmeno detto troppo esplicitamente), ma che suona inequivocabilmente così:“Al primo politico indagato su questa storia, ce ne andiamo tutti a casa senza se e senza ma”.

Questo è lo stato dell’arte al momento.

Non resta dunque che attendere gli sviluppi dell’inchiesta.

Che, di sviluppi clamorosi, potrebbe riservarne da un momento all’altro.