Paletti antisosta a via Napoli, per ora sono un mezzo “film luce” (per la gioia di molti residenti)
39 paletti montati in cinque giorni: 16 lunedì 1 luglioin via Barletta, 14 mercoledì 3 invia Contessae 9 venerdì 5 inviale Cappuccini.
E’ questo, finora il risultato delletre ordinanzefirmate dal sindaco Figlioliail 28 giugno per contenerela sosta selvaggiadietro le “quinte” del lungomare.
Tanto tuonò che non piovve, potremmo dire, parafrasando l’antico proverbio.
Sì, perchéa parte via Contessa(dove il dispositivo è stato applicato alla lettera vietando il parcheggio su tutto il lato sinistro della stradina),nelle altre due arterie “attenzionate” dal Primo Cittadino sembra quasi che, dopo aver minacciato tabula rasa per i posti-auto, si sia fatta, almeno per ora, retromarcia.
Prova ne sia chein via Barletta sono stati montati soltanto dissuasori tra la quarta traversa e l’incrocio con il rione “Marocchini”(mentre il diktat del Capo dell’Amministrazione prevedeva paletti su tutto il lato confinante col muro della Cumana) mentresul viale Cappuccini la situazione è addirittura peggiorata, visto che la promessa palettatura di tutta la strada, si è ridotta a nove dissuasori sul tratto finale del lato destro verso la stazione ferroviaria, con le auto che adesso parcheggiano a ridosso del marciapiede (e non più con due ruote sul marciapiede), restringendo ulteriormente la carreggiata in caso di emergenza.
Si prendono decisioni di “pancia” senza pensare alle conseguenze, giusto per mostrare i muscoli, poi, le si lasciano a metà per non dare la sensazione di aver fatto figure barbine.
Vedremo adesso come si comporteràFigliolia: ammetterà di aver esagerato con quelle tre ordinanze (e dunque le revocherà per emanarne altre a parziale modifica di quelle annullate) o si sta preparando silenziosamente un’altra ondata di paletti che potrebbe far scoppiare la rivolta dei residenti?
