Rione Terra: l’accordo tra Figliolia e Agenzia del Demanio è illegittimo!
Tantafuffamediatica ma nulla di concreto. E, almeno per il momento, nulla di nemmeno legittimo, stando a quanto dicono le stesse carte.
E’ infatti solo un’enormebolla di saponelaconvenzione(firmata esattamente una settimana fa tra ilsindaco Enzo Figlioliae il direttore generale dell’Agenzia del Demanio,Roberto Reggi) per la“valorizzazione del compendio immobiliare Rione Terra”.
Un accordo rilanciato con grande risalto dalla stampa locale e nazionale.
Senza che, però, nessuno si accorgesse dialcuni fatti sostanziali che rendono tale intesa, attualmente, inapplicabile.
Fatti anche molto gravi, talmente gravi che non ci sarebbe da sorprendersi se diventassero presto oggetto di un’inchiesta giudiziaria.
La prima, sconcertante, anomalia è contenuta nelladelibera di Giunta numero 27 del 6 aprile.
Ossia il provvedimento con cui l’Amministrazione Figliolia(non tutta, perché alla sedutanon erano presentiné l’assessore ai lavori pubbliciMarrandinoné quello all’urbanisticaGerundo:circostanza molto strana, visto l’oggetto del provvedimento)ha approvato questo atto di convenzione con l’Agenzia del Demanio, come“proposta per il Consiglio Comunale”, in quantol’atto è di“competenza del Consiglio Comunale”.
In pratica,il Consiglio Comunale, con propria votazione, avrebbe dovuto dare al sindaco Figliolia il mandato di firmare questa convenzione, in nome e per conto del parlamentino civico.
Ebbene, Figliolia ha firmato questo atto con l’Agenzia del Demanio senza che, con una deliberazione ufficiale, il Consiglio Comunale gli abbia dato il mandato per farlo.
Insanabile con un eventuale atto successivo“riparatorio”, che valga“ora per allora”.
Ossianon sarà più possibile rendere valida questa convenzione con un mandato consiliare successivo alla firma, proprio perché questo mandato doveva essere conferito al sindaco Figliolia prima dell’atto.
Per semplificare il concetto, immaginate la faccia che farebbe un notaio se nel suo ufficio gli si presentasse una persona che esprima la volontà di vendere a terzi un bene di cui è comproprietario, ma desiderasse effettuare questa cessione senza aver ricevuto una procura a vendere dagli altri comproprietari del bene.
Lo schema di convenzione approvato dalla Giunta con la delibera 27 doveva essere discusso in aula, sede istituzionale in cui i consiglieri, legittimamente, avrebbero potuto chiedere (ed ottenere) delucidazioni e modifiche oppure decidere che non era quella dell’intesa con l’Agenzia del Demanio la strada da seguire per la valorizzazione del Rione Terra.
Pure perché (non dobbiamo mai dimenticarlo)un progetto di valorizzazione, con relative destinazioni d’uso di tutti gli immobili di proprietà municipale sulla rocca, già esiste ed è stato approvato dal Consiglio Comunale con la delibera numero 78 del 15 ottobre 2002.
Delibera mai revocata e che potrebbe andare a scontrarsi frontalmente con il contenuto di questa intesa tra Figliolia e Agenzia del Demanio.
Il silenzio dei consiglieri comunali su questo esproprio di una loro funzione da parte del sindaco Figliolia è scandaloso!
Il sindaco Figliolia tratta i consiglieri comunali alla stregua di inutilipecoroniche, con o senza il loro mandato non possono mai fermarlo, e loro zitti e muti, obbediscono!!!
Ma perché questi consiglieri comunali non si dimettono se non hanno nemmeno un sussulto di dignità per difendere il proprio ruolo istituzionale?
Che ci stanno a fare in quell’aula?
Rappresentano il popolo o scaldano la sedia?
Rappresentano chi li ha votati o solo la volontà di Figliolia?
Come si può approvare un atto che prevede una spesa da parte del Comune senza che sia prevista, nel bilancio comunale, la copertura di questa spesa?
Perché nessuno ve lo ha detto, cari puteolani, mal’Agenzia del Demanio non fa mica beneficenza!
L’Agenzia del Demanio, questa consulenza, dal Comune di Pozzuoli, se la farà pagare cara: 99.700 euro, di cui la metà (49.850) entro il 31 dicembre di quest’anno e le due restanti quote del 25% (da 24.925 euro ciascuna) entro il 28 febbraio e 28 agosto 2017.
Ebbene,nella delibera di Giunta numero 27 non c’è uno straccio di atto dirigenziale che stabilisca da dove si prendono tali soldi.
Ma si sottolinea, invece, che la proposta di deliberazione, per quanto riguarda proprio questo impegno di spesa, richiede“la conferma e la definitiva approvazione da parte del consiglio comunale”proprio perché (è scritto nell’atto di Giunta!) prima di determinare questa uscita di denaro, bisogna approvare tutti i documenti di programmazione economico-finanziaria per l’esercizio finanziario 2016 e per il triennio 2016-2018(il documento unico di programmazione, il bilancio di previsione, il piano delle consulenze e delle collaborazioni esterne, ed altro ancora).
A maggior ragione, dunque, questa delibera di Giunta era da approvare in Consiglio Comunale!
Non solo per conferire il mandato al Sindaco di firmare la convenzione ma anche per dare a questo accordo una copertura finanziaria.
Copertura di cui, attualmente, si sono assunti la responsabilità contabile il Sindaco e gli assessori che hanno approvato la delibera.
Cioè, questi 99.700 euro, all’Agenzia del Demanio, li pagheranno Figliolia e cinque assessori su sette…. di tasca propria!
E chissà cosa ne pensa laProcura della Corte dei Contisu questo modo molto disinvolto di gestire le risorse pubbliche!
Ma soprattuttonon si capisce per quale motivo l’Agenzia del Demanio vada a firmare una convenzione con un Sindaco che, allo stato, non solo non è legittimato a sottoscriverla ma non può nemmeno garantire il pagamento del corrispettivo richiesto dal contraente per le proprie prestazioni professionali.
Infine, ma non ultimo per importanza, un altroaspetto che deve preoccupare non poco sia la politica che l’opinione pubblica.
Poniamo il caso che fossero superate tutte le contraddizioni fin qui emerse su questa intesa.
Bene. Se Figliolia, in qualità di Sindaco pro tempore del Comune di Pozzuoli (ente proprietario di una parte del Rione Terra trasferito dallo Stato al Municipio come patrimonio indisponibile, grazie alla legge 475 del 19 luglio 1971) ha potuto firmare questa convenzione con l’Agenzia del Demanio è evidentemente perchéil Sindaco rappresenta il “padrone di casa” al Rione Terra, ossia il Comune stesso.
Dunque,il Comune di Pozzuoli è tornato ad avere la disponibilità del Rione Terra?
Il Rione Terra, contrariamente a ciò che vediamo con i nostri occhi, non è più un cantiere gestito dal Commissariato Straordinario di Governo (nella persona del Presidente della Giunta Regionale della Campania) così come stabilito dalla legge numero 80 del 18 aprile 1984?
In sostanza,si è risolto il rapporto tra il Comune di Pozzuoli ed il Commissariato Straordinario di Governo per i lavori direcupero, restauro e valorizzazionedel Rione Terra?
Nella delibera di Giunta numero 27,si parla di lavori ultimati e collaudati o lavori che saranno ultimati e collaudati.
Mala riconsegna ufficiale del bene, dal Commissariato Straordinario di Governo al Comune di Pozzuoli, è avvenuta e quando?
E’ stato consegnato ed approvato un rendiconto dei soldi spesi e delle opere realizzate?
Li può esibire il sindaco Figliolia?
Se li può esibire, buon per lui, per la Giunta, per l’Agenzia del Demanio e per la collettività: ma questi atti li vogliamo conoscere perchéabbiamo il diritto di sapere come e per cosa sono state investite ingentissime risorse pubbliche in una proprietà che è patrimonio indisponibile (cioè non vendibile dal Comune né acquistabile da chicchessia) della città.
Se invece questi atti non ci sono, e dunque se il “Padrone di Casa” Comune di Pozzuoli non è ancora rientrato in possesso del bene gestito dal Commissariato Straordinario di Governo (committente dei lavori affidati al concessionario Consorzio Rione Terra),a che titolo il sindaco Figliolia ha firmato sette giorni fa questa convenzione?
Non doveva essere ilpresidente regionale De Lucaa farlo, in qualità di Commissario Straordinario di Governo per i lavori al Rione Terra?
Nella certezza che, silenzi o muri di gomma, su vicende così importanti, non siano consentiti a nessuno.
