Strisce blu dell’ospedale: anche i disabili “costretti” a pagare!

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CaroPozzuoli21, ti scrivo per protestare nei confronti  di chi ha ottenuto in gestione il servizio disosta a pagamentonelle aree esterne all’ospedalediLa Schiana.

Martedì mattina, ho accompagnato mia madre per unavisita specialisticain quella struttura.

Mamma è un malato oncologico e, in quanto tale,portatrice di handicap con apposito tesserinoche le consente, in determinati casi, lasosta gratuita anche sulle strisce blu, come peraltro accade normalmente ovunque.

Ovunque, tranne che nel parcheggio del “Santa Maria delle Grazie”, evidentemente.

Non avendo, infatti,trovato posto nell’area di sosta riservata ai disabili(che era già piena di macchine),abbiamo parcheggiato l’auto su una striscia blu della cooperativa che gestisce il servizio.

Al nostro ritorno (peraltro dopo soli 17 minuti, per via di un contrattempo),ci è stato imposto il pagamento della sosta.

Abbiamo reclamato, non certo per l’entità della somma sborsata (1 euro mi sembra una cifra ragionevole) ma per una questione di principio, chiedendoper quale motivo la striscia blu non fosse gratuita per i disabili certificati, come d’altronde è gratuita su tutto il territorio comunale quando sono esauriti i posti riservati alle categorie protette.

Ciò, lo ricordo, in applicazione deldecreto presidenziale 151 del 30 luglio 2012e dellanota del 22 dicembre 2009, con cui ilMinistero delle Infrastrutture e dei Trasportiha ribadito che“dare la possibilità ai disabili di parcheggiare gratuitamente anche nelle strisce blu, quando i posti loro riservati siano indisponibili, mira a garantire quel diritto alla mobilità sancito dalla Costituzione, nonché condizione essenziale per la loro integrazione sociale”.

Alle nostre educate rimostranze, ci è stato risposto, con molta arroganza, che quello“è un suolo privato e possiamo fare ciò che vogliamo”.

Molto amareggiata, sono tornata a casa e ho approfondito la questione cercando un po’ di documenti attraverso internet.

E non solo ho scoperto che quello dell’area ospedalieranon è un suolo di proprietà della cooperativa che vi esercita l’attività, bensì un suolo dato soltanto in gestione per dieci anni dall’Azienda Sanitaria Locale Napoli 2 Nord, ma, addirittura che,all’articolo 5 delcapitolato d’appaltobandito dall’Asl per quello specifico servizio, è chiaramente scritto che, dal pagamento della sosta, sono esentate alcune categorie, tra le quali i portatori di handicap dotati di apposito tesserino, come mia madre.

E’ evidente che questo articolo 5 si riferisce all’esenzione dal pagamento della sosta sulle strisce blu, giacchè l’obbligo di creare apposite aree di parcheggio per i disabili è contemplato in un altro articolo del capitolato d’appalto, il numero 9 comma 4.

Mi chiedo allora:quando si vince un appalto, bisogna rispettare o no il capitolato di gara?

Perché, se funziona ancora così, io stamperò questo capitolato, lo porterò sempre con me e la prossima volta che mi capiterà una cosa del genere in quel parcheggio (purtroppo in ospedale ci dovrò tornare per ulteriori visite a mamma)allerterò seduta stante la polizia o i carabinierie vedremo come andrà a finire questa storia.

Se, invece, la cooperativa che ha vinto l’appalto è legittimata a non rispettare il capitolato di gara, l’Asl lo dica chiaramente e ce ne spieghi anche il motivo.

Spero che qualcuno mi risponda. Grazie.