Tunnel Pozzuoli-Quarto: per il Comune i lavori si devono fare solo di notte
Sì al cantiere ed alla chiusura della strada, masoltanto dalle 7 di sera alle 6 del mattino.
E’ questa la volontà espressa dalComune di PozzuoliallaCittà Metropolitana(l’ex Provincia) per la realizzazione deilavori di manutenzione nel tunnel del Campiglione, che collega il “capoluogo” flegreo con Quarto.
La proposta è contenuta in unadelibera(la numero 28 del 7 marzo) con cui laGiunta Figlioliaha richiesto ufficialmente“modifiche delle modalità di attuazione dell’intervento”che la ditta puteolana“Edil Car”dovrà effettuare all’interno e all’esterno della galleria di 1951 metri che taglia il monte Corvara.
Opere che, come molti di voi ricorderanno, un mese fa sono state oggetto di unadiffida legale(firmata dall’avvocato Giovanni Basileper conto di112 cittadini),protesteesit-in.
I lavori (chedovevano iniziare alle 9 di lunedì 13 febbraio, e terminare alle 17 di venerdì 7 aprile, con l’apertura della strada prevista soltanto nei fine settimana, dalle 17 di ogni venerdì alle 9 di ogni lunedì) prevedono la ritinteggiatura delle pareti del traforo, la quadruplicazione degli aeratori, l’installazione di alcune telecamere di sicurezza e la risistemazione della carreggiata con la costruzione di uno spartitraffico “salva incidenti” all’altezza del distributore di benzina.
Nessuno finora ha mai contestato la necessità di effettuare questi miglioramenti, ma i manifestanti prima (che dal Tar hanno anche ottenuto lasospensionedei lavori) e l’Amministrazione Comunale adesso ritengono cheuna via di fuga così importante non possa restare chiusa per 45 giorni su 53 in orari di punta per la circolazione.
Oltre alle“forti ripercussioni sul traffico, sull’economia locale e sulla qualità dell’aria”, secondo la Giunta Figliolia, lo stop diurno al transito nel tunnel del Campiglione per un mese e mezzo, pregiudicherebbe“tutte le condizioni (viabilità, servizi, infrastrutture) che debbono essere assicurate in efficienza ai fini della prevenzione e dell’attuazione delle pianificazioni comunali e sovracomunali”in relazione alla“fase di attenzione per il rischio vulcanico”in cui attualmente versano i Campi Flegrei.
In sostanza, secondo l’Amministrazione, con la chiusura del traforo di giorno, si concretizzerebbe un“rischio urbano”(a causa del sovraffollamento su via Campana e sulla Domiziana)“insostenibile”e“non compatibile con lo scenario di rischio determinato dalla situazione di ‘attenzione’ decretata dal Consiglio dei Ministri – Dipartimento di Protezione Civile”e si rappresenterebbe“una importante manomissione del sistema viario su cui sono modellati i piani di protezione civile della città di Pozzuoli in relazione ad una non escludibile né prevedibile sequenza sismica anche di lieve entità”.
L’esecuzione deilavori di notte, invece, secondo la Giunta Figliolia, avrebbe un“rischio urbano”minore, innanzitutto per il volume di traffico molto minore sulle strade alternative ma anche perché, in caso di emergenza,sarebbe praticamente azzerato il cosiddetto“traffico per movimentazione passiva”, cioè l’uso dell’auto da parte di persone che, di giorno, non sono in compagnia dei propri parenti, e, in una situazione di rischio,“tendono a ricongiungersi con i familiari”.
L’Amministrazione Comunale di Pozzuoli, con questa delibera di Giunta, ha chiesto anche alla Provincia di effettuarelavori con strutture e piattaforme smontabili ogni giorno, di lasciarelibera dal cantiere una piazzola di sosta su ciascun senso di marcia, di effettuarealtre opere per evitare il “taglio di corsie” all’altezza del distributore di benzina in direzione Pozzuoli, permigliorare la sicurezza fino al sottopasso di via Vicinale Campanaprovenendo da Pozzuoli e fino all’innesto della Variante Anas sul territorio di Quartoallo scopo diprevenire l’imbocco contromano, ma anche l’aumento dell’illuminazione sulle piazzole di emergenza con installazione di videosorveglianzaper tentare di scongiurare l’abbandono di rifiuti.
Queste le richieste che l’Esecutivo guidato da Enzo Figliolia ha fatto all’ex Provincia.
Non resta ora che attendere la risposta dell’Ente guidato dal sindaco metropolitano Luigi De Magistris.
