Alcool e droghe alla guida: un progetto nelle scuole flegree per ridurre gli incidenti
Ridurre gli incidenti stradali derivati dall’abuso o dal consumo di alcool e droghe.
E’ l’obiettivo del progetto nazionale“Counseling & Guida- Consapevolezza e prevenzione dei rischi da guida in stato d’uso, abuso e dipendenza da sostanze psicoattive”, che da oggi e fino al 1°giugno vede la sua parte conclusiva inotto scuole del territorio flegreo, di cui quattro secondarie statali di 1° grado (“G.Diano”di Pozzuoli;“P. Gobetti-E. De Filippo”di Quarto;I.C. 4° “Pergolesi”di Pozzuoli; I.C. 6°“Quasimodo-Dicearchia”di Pozzuoli), quattro Istituti Superiori Statali ad indirizzo scientifico, artistico, umanistico, ed alberghiero (Liceo“E. Majorana”di Pozzuoli; Liceo“Pitagora”di Pozzuoli; Istituto Alberghiero“L. Petronio”di Pozzuoli, Istituto Superiore Statale“C. Levi”di Marano) e dueautoscuole.
Il progetto, di cui è responsabile territoriale la dottoressaSerena Di Lauro, è svolto da operatori qualificati dell’Associazione NazionaleA.Cu.Di.Pa.(Associazione Cura delle Dipendenze Patologiche), su mandato ed in stretta collaborazione con laPresidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale.
Si tratta di incontri tematici, formativi e preventivi all’interno delle scuole medie inferiori, superiori e delle scuole guida, con l’obiettivo di“ridurre nel tempo, attraverso la formazione consapevole ed il libero scambio di opinioni con gli adolescenti, l’incidenza dei sinistri stradali causati e/o facilitati dall’abuso, o comunque dall’assunzione, di sostanze stupefacenti sia legali (Alcool) che illegali (Sostanze Psicotropiche)”.
In Campania il progetto si avvale del patrocinio del Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’Asl Na2Norde delComune di Pozzuoli, che ha offerto la sede dellaProtezione Civilecome riferimento logistico per le attività previste.
“L’attività– ci spiega ladottoressa Di Lauro, responsabile territoriale del progetto-si svolge in un territorio molto sensibile al problema delle dipendenze, assai diffuso nella popolazione giovanile, che vede le Istituzioni coinvolte molto disponibili e collaborative nell’adesione e nella partecipazione alla nostra iniziativa progettuale. La fascia d’età su cui è utile e prioritario agire, in accordo con le indicazioni Ministeriali, è quella degliadolescenti prossimi all’ottenimento di certificazioni di abilitazione alla guida (patentini per ciclomotori e patenti guida). Quest’azione è finalizzata a prevenire le purtroppo note e drammatiche casualità in oggetto, attraverso una pregressa consapevolezza nei ragazzi coinvolti circa i danni causati dall’abuso di sostanze stupefacentiin generale, nonché agli effetti che esse hanno su percezione e funzione motoria”.
Gli eventi di chiusura del progetto negli istituti che hanno aderito all’iniziativa, come ci spiega ancora ladottoressa Di Lauro“vedranno gli alunni coinvolti in prima persona quali promotori di un messaggio di prevenzione alle classi inferiori, secondo i principi di trasmissione ed apprendimento tra pari promosso dalla“peer education”. Nel considerare la parità una possibile spinta al cambiamento e con ciò privilegiando una trasmissione orizzontale del sapere, la peer education si colloca come strategia educativa volta ad attivare un processo naturale di passaggio di conoscenze, emozioni ed esperienze tra i membri di un gruppo. Con intelletto e creatività, i giovani del territorio diventano soggetti attivi del loro sviluppo e della loro formazione, e non semplici recettori di contenuti, valori ed esperienze trasferiti da un professionista esperto”.
