Ballo trash nei “Marocchini”, politici spaccati sulla denuncia: quattro consiglieri non firmano un esposto a Procura e Carabinieri

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I politici puteolaninon riescono ad essere compatti nemmeno quando devono perseguire legalmente chi attenta all’immagine della città o rischia di diffondere il contagio da coronavirus.

E’ l’inevitabile considerazione che si è obbligati a fare leggendo con attenzione il testo dell’esposto, inviato alla stampa dal portavoce del Sindaco, con cui si annuncia la decisione diAmministrazioneeConsiglio Comunaledi chiedere, allaProcura della Repubblicae aiCarabinieri di Pozzuoli, se ci sianoreatinel comportamento delle persone che, domenica pomeriggio, si sono rese protagoniste dell’ormai famigerato“balletto” tra i viali del rione “Marocchini”, sul lungomare.

Quattrofinora lepersone multate dai militari dell’Armaper quello “spettacolo” finito ormai in pasto all’opinione pubblica internazionale e che ha gettato immeritato fango su tutta Pozzuoli.

Quattro però sono anche i consiglieri comunali (Enzo Daniele, Lydia De Simone, Pasquale Giacobbe e Mimmo Pennacchio) che non hanno ritenuto opportuno firmare il documento sottoscritto dal sindaco Figliolia, da tutti gli assessori della Giunta e dagli altri loro 20 colleghi del parlamentino civico.

Unafratturanon da poco in seno ai rappresentanti del popolo, specie per ladelicatezza dell’argomentoin discussione.

Frattura di cui ci auguriamo diconoscereal più presto lereali motivazioni, onde evitare che si possano creare antipatici e pericolosi “distinguo” sulla necessità di chiedere a forze dell’ordine e magistratura la punizione di determinati atteggiamenti.

Atteggiamenti  cheperaltrolo stesso Consiglio Comunale(oggi spaccato su questo esposto)aveva già ufficialmente condannato, nella sua interezza, senza‘se’e senza‘ma’.