“Banche in fuga dal centro storico: brutto segno per una città che vuole vivere di turismo”

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Egregio Direttore, tutti i giorni parliamo  di Pozzuoli, di riqualificazione, di Rione Terra, porticciolo turistico, navi da crociera e di città accogliente; cheil turismoè la condizione necessaria per dare nuova linfa al commercio, e poi, assistiamo allafuga delle Banche dal centro storico.

C’erano due agenzie al  corso Umberto I° (Banco di Napoli eMonte Paschi di Siena), e andarono  via;  c’era ilBanco di Napoliin piazza della Repubblica  ed è andato via; c’era laBanca Popolare di Novaraal Corso  Matteotti, ed è andato via.

Probabilmente, sono strategie interne agli istituti, per economizzare, ma queste chiusure, queste migrazioni, stanno  causandogrossi disagi, sia ai  turisti, per la carenza diBancomatin zona, e sia ai residenti ed ai commercianti della zona, anche per altre operazioni.

Lo scrivente è un commerciante del centro storico e correntista di una Banca della zona alta di Pozzuoli.

Basti pensare, che per fare una semplice operazione bancaria, non solo devo anticipare la chiusura del negozio (o posticipare l’apertura) ma diventa un incubo parcheggiare l’automobile.

Una volta sistemata l’autovettura, entro, mi procuro il solito numeretto e aspetto il turno ma, se poi passa una certa ora, è possibile che non posso più fare un prelievo perché, dicono, le casse vengono chiuse automaticamente.

E quindi? Tutto da rifare il giorno dopo.

Perché,se avessero triplicato quadruplicato il numero  delle casse, visto che devono servire anche i clienti delle loro ex filiali, avrebbero evitato, perlomeno, questo disagio.

Vorrei riprendere, una frase famosa, che si rifà alla pubblicità di Carosello in onda nel 1972 che pubblicizzava i prodotti di una nota casa dolciaria:“Gigante… Pensaci tu!”.

Fà che altreBancheabbiano interesse ad aprire degli sportelli nel centro storico, per far tornare la quiete e la felicità ai turisti, ai residenti e ai commercianti.