Bando spiagge sul lungomare: il Tar dà ragione ai Nasti e smaschera gli atti illegittimi del Comune

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Sono illegittimi tuttigli atti dell’Amministrazioneche hanno portatoall’aggiudicazione definitiva della concessione per nove anni di un tratto del lungomare “Pertini”.

Lo ha stabilito, conuna sentenza pubblicata stamattina, lasettima sezione del Tar di Napoli(presidente: Michelangelo Maria Liguori; primo referendario: Valeria Ianniello; estensore: Cesira Casalanguida), che haannullato i provvedimenti assunti dal Comune nel corso degli ultimi quattro anni in relazione all’assegnazione del lotto 1 di quell’arenile in favore della società cooperativa“Colomba”.

I magistrati hanno letteralmentedemolito quasi tutto il lavoro della commissione giudicatrice del bando(compostadall’ex segretario generale Matteo Sperandeo,dall’ex dirigente Monica Tommasellie dalfunzionario – attualmente in pensione – Franco Alberto De Simone): alla“Colomba”, in violazione di ben due articoli del regolamento di gara,era stato infatti concesso non solo di non essere esclusa immediatamente dalla competizione nonostante avesse presentato un’offerta tecnica che non garantiva almeno il 20% di area da destinare a spiaggia libera attrezzata,ma è stato anche consentito di poter modificare e ripresentare un nuovo progetto (in sostituzione di quello che si sarebbe dovuto bocciare subito!), dopo aver ricevuto il parere negativo della Soprintendenza, che aveva giudicato l’elaborato tecnico“invasivo e poco adeguato al contesto, alterando sensibilmente la linea di costa e lo specchio d’acqua antistante il lungomare Pertini”.

Unpapocchio incredibile, che ha dimostrato, nella migliore delle ipotesi, l’inquietante superficialità con cui si assumono determinate decisioni nelle “stanze dei bottoni” dell’Ente di Toiano.

Provvedimenti che, nel caso specifico, hanno attentato alla libera concorrenza tra imprese, causando undannonon solo achi già dal 2016 avrebbe potuto godere dei frutti dei propri investimentima anche allacollettivitànel non poter fruire, per la quinta estate consecutiva (a meno di ulteriori ricorsi al Consiglio di Stato),di uno stabilimento balneare degno di questo nome.