Carlo Pubblico è sulla graticola? Una lettera fa capire di sì…

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Nulla accade per caso. Ma a volte la circostanza per cui succede qualcosa è talmente oscura o sibillina da destare veleni e sospetti.

E a seminare una gran quantità di sensazioni sgradevoli è la lettera che sta circolando prepotentemente tra le stanze dei bottoni del Municipio.

Una lettera (protocollata lunedì scorso, 8 febbraio) di encomio e di invito a non “mollare” dedicata al comandante dei vigili urbaniCarlo Pubblico.

Una lettera che ha molte caratteristiche particolari, tali da renderla pressochè unica (o, comunque, una rarità) nel suo genere.

Non èanzitutto una“riservata personale”ma ha tra i suoi destinatari il sindacoFiglioliaed i suoiassessori, idirigenti comunali, icapigruppo consiliari, leforze politiche, isindacatie perfino gliorgani di informazione.

Ma è anche una lettera che, almeno nel momento in cui è stata divulgata,non porta in calce firme di singoli “ammiratori” del capo dei caschi bianchi, bensì soltanto un generico riferimento a“gli ufficiali, i luogotenenti, i tantissimi operatori di Polizia Municipale ed il personale tutto dei servizi complementari”.

Infine, è una lettera di sostegno che, nel contenuto,non parte da un episodio specifico conclamato:e, dunque, almeno in teoria, non sembra essere stata causata da un fatto dirompente, come pure nel recente passato è accaduto, quando all’interno del sindacato e dei vigili partirono documenti di solidarietà ufficiali in occasione diattacchia Pubblico, sia diretti che attraverso una lettera anonima.

Stavolta, invece qualcuno (pochi o tanti poi lo si vedrà quando, con tutta calma o nei momenti più “opportuni”, compariranno gli autografi dei firmatari la missiva) si è svegliato una mattina e,sottolineando che negli ultimi 30 anni i vigili urbani  erano allo sbando(chissà come saranno felici di apprenderlo i precedenti comandanti del Corpo…) si è sentito in dovere di esprimere“vivo e sincero apprezzamento per il lavoro fin qui svolto(da Pubblico), che, attraverso la tenacia e l’abnegazione, nonostante che il difficile e complesso riordino dei servizi del Corpo di Polizia Municipale ha incontrato non pochi ostacoli, ha saputo imprimere, senza possibilità di smentita, efficienza, professionalità e lustro al Corpo di Polizia Municipale (inesistenti per oltre un trentennio) riconoscimenti elogiati anche dai tanti livelli istituzionali di ogni Ordine e Grado. Pertanto, alla luce di quanto sopra evidenziato, i lavoratori della Polizia Municipale sopra menzionati, invitano la Signoria Vostra(sempre Pubblico…)a proseguire, con altrettanta abnegazione, l’incarico di Comandante fino alla scadenza naturale dei limiti pensionistici previsti e, se possibile, anche oltre, se le norme vigenti lo dovessero consentire, anche al fine di portare a conclusione i diversi progetti di riordino ancora in itinere”.

Questa sorta di“Carlo Pubblico uno di noi finchè morte non ci separi”, da cosa è originato?

Perché si invita il Comandante a restare almeno fino alla pensione, che dovrebbe decorrere per lui a partire dal prossimo settembre?

Pubblico vuole forse lasciare l’incarico o qualcuno vorrebbe mandarlo via?

Non sente più la fiducia dei suoi superiori o dei suoi sottoposti?

C’è qualcosa che turba il capo dei caschi bianchi?

Ed è qualcosa che ha  a che fare con le attività ordinarie, oppure con qualche evento straordinario maturato negli ultimi tempi, come ad esempio potrebbe esserequalche altra accusa anonimao lamaxinchiesta della Direzione Distrettuale Antimafiasu moltissimi settori della vita burocratica del Comune?

Perché questa lettera, a volerla analizzare con attenzione, cela segnali davvero inquietanti.

Su cui è necessario che chi di dovere faccia immediatamente chiarezza.