Ci voleva la Prefettura per costringere il Comune a rispettare la legge?

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Un esposto dellaCislalPrefettodi Napoliper una violazione di legge da parte del Comune di Pozzuoli, la richiesta di chiarimenti dell’Ufficio Territoriale del Governo e l’improvviso rientro del Municipio nell’alveo della legalità.Succede anche questo nelle “stanze dei bottoni” di via Tito Livio, dove l’Amministrazione è riuscita a superare se stessa, collezionando una figuraccia istituzionale a dir poco imbarazzante.L’antefatto è ben conosciuto dai lettori più assidui diPozzuoli21, che domenica hanno potuto leggere dellostato di agitazione proclamato dal sindacatoper protestare contro la mancata convocazione delladelegazione trattanteallo scopo di ripartire il fondo di produttività sulla base di specifici progetti lavorativi: operazione che si sarebbe già dovuta eseguire da inizio anno. LaCislha preannunciato la mobilitazione dei dipendenti comunali e, giovedì della settimana scorsa, 10 settembre, ha scritto alprefetto Gerarda Pantaloneper chiederle di richiamareSindaco,Assessore al PersonaleeDirigente prepostoalrispetto della norma.La nota della PrefetturaL’altro ieri, lunedì 14, è arrivata larispostada parte delviceprefetto Biagio Del Prete, che si occupa di affari economico-sociali e del lavoro.Del Prete scrive alsegretario comunale Matteo Sperandeo,chiedendogli di“fornire, con la urgenza del caso, ogni utile notizia al riguardo, al fine di arginare ogni ulteriore forma di protesta”.La risposta arriva dopo 24 ore, ossia ieri, martedì 15 settembre,  quando ildirigente Anna Sannino, convoca finalmente ladelegazione trattante(per mercoledì 23 settembre, ore 12) e mette all’ordine del giorno della discussione anche la costituzione delfondo di produttività del personale.La lettera del dirigenteInsomma, è chiaro che laPrefetturaha messo il sale sulla coda a chi, come ha scritto ilsindacalista Cisl Giovanni Capuano, stava agendo  “in piena violazione delle leggi e dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro”.Una situazione che si commenta da sé.E che stimola un interrogativo finora senza risposta: perché si deve arrivare a tanto al Comune di Pozzuoli?(nell’immagine di copertina, la sede della Prefettura di Napoli)Commenti

Un esposto dellaCislalPrefettodi Napoliper una violazione di legge da parte del Comune di Pozzuoli, la richiesta di chiarimenti dell’Ufficio Territoriale del Governo e l’improvviso rientro del Municipio nell’alveo della legalità.

Succede anche questo nelle “stanze dei bottoni” di via Tito Livio, dove l’Amministrazione è riuscita a superare se stessa, collezionando una figuraccia istituzionale a dir poco imbarazzante.

L’antefatto è ben conosciuto dai lettori più assidui diPozzuoli21, che domenica hanno potuto leggere dellostato di agitazione proclamato dal sindacatoper protestare contro la mancata convocazione delladelegazione trattanteallo scopo di ripartire il fondo di produttività sulla base di specifici progetti lavorativi: operazione che si sarebbe già dovuta eseguire da inizio anno. LaCislha preannunciato la mobilitazione dei dipendenti comunali e, giovedì della settimana scorsa, 10 settembre, ha scritto alprefetto Gerarda Pantaloneper chiederle di richiamareSindaco,Assessore al PersonaleeDirigente prepostoalrispetto della norma.

L’altro ieri, lunedì 14, è arrivata larispostada parte delviceprefetto Biagio Del Prete, che si occupa di affari economico-sociali e del lavoro.

Del Prete scrive alsegretario comunale Matteo Sperandeo,chiedendogli di“fornire, con la urgenza del caso, ogni utile notizia al riguardo, al fine di arginare ogni ulteriore forma di protesta”.

La risposta arriva dopo 24 ore, ossia ieri, martedì 15 settembre,  quando ildirigente Anna Sannino, convoca finalmente ladelegazione trattante(per mercoledì 23 settembre, ore 12) e mette all’ordine del giorno della discussione anche la costituzione delfondo di produttività del personale.

Insomma, è chiaro che laPrefetturaha messo il sale sulla coda a chi, come ha scritto ilsindacalista Cisl Giovanni Capuano, stava agendo  “in piena violazione delle leggi e dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro”.

Una situazione che si commenta da sé.

E che stimola un interrogativo finora senza risposta: perché si deve arrivare a tanto al Comune di Pozzuoli?

(nell’immagine di copertina, la sede della Prefettura di Napoli)Commenti

(nell’immagine di copertina, la sede della Prefettura di Napoli)