Cossiga vuole denunciare Luongo e Sperandeo per un “infamone” di troppo…
Rischia di finire in un’aula diTribunaleil contenuto del“fuori onda”pubblicato in esclusiva daPozzuoli21quattro giorni fa.
Un sonoro riguardante i secondi immediatamente successivi alla fine delconsiglio comunale di giovedì scorsoe che vede ilpresidentedel parlamentinoMichele Luongoed ilsegretariomunicipaleMatteo Sperandeodialogare, amicrofoni ancora aperti, a proposito di una“grande infamità”e di un“infamone”.
Il tutto accaduto subito dopo l’appello finale che ha decretato lamancanza del numero legaleper proseguire la seduta in seguito all’abbandono dell’aulada parte del consigliereSandro Cossiga.
E proprioSandro Cossiga, che ha ascoltato il contenuto di quel filmato e ne è rimasto (non solo lui, per la verità…) inorridito,sentendosi colpito dai termini adoperati da Luongo e Sperandeo, ha deciso di scrivere una lettera molto dura indirizzandola al sindaco Figliolia ed a tutti i capigruppo consiliari.
Siamo venuti in possesso di questodocumento,protocollato ieri in Municipio, e ve lo proponiamo in versione integrale.
“Signor Sindaco, La presente per rappresentarLe il disappunto del sottoscritto consigliere comunale rispetto agli avvenimenti nella fase finale del consiglio comunale tenutosi il giorno 4 agosto.
Mi riferisco, in particolare, all’atteggiamento tenuto dal consigliere comunale Michelangelo Luongo (che in quella sede ricopriva il ruolo di Presidente del Consiglio Comunale) e del Segretario Comunale, dottor Sperandeo, i quali, seppur non espressamente, hanno apostrofato il sottoscritto con termini che non intendo ripetere in questa sede, oltraggiosi non solo dell’integrità personale (per tutelare la quale mi riservo di agire nella competente sede penale) ma soprattutto nei confronti dell’istituzione del Consiglio Comunale, quale pubblico ufficiale.
Il Segretario comunale deve essere a supporto di tutta l’attività amministrativa e di tutti gli organi politici, intesi nella loro interezza quali organi di maggioranza e di minoranza, dovendo interpretare il ruolo in modo imparziale, in appoggio a tutti, consiglio, giunta, minoranza, maggioranza, dipendenti.
Già nella relazione della Commissione di studio su trasparenza e corruzione nella pubblica amministrazione (30 gennaio 2012) si riconosceva che“Il Segretario è sempre stato anche strumento della legalità e dell’imparzialità nelle amministrazioni locali (…)”.
Ritengo che sianecessario il Suo intervento, anche avvisando il Prefetto, affinché verifichi la permanenza di questi requisiti e assuma i provvedimenti che ritiene più opportuni, affinché non permetta che tale increscioso episodio si verifichi nuovamente.
Nella vitatutti possono commettere degli errori.
Ammettere pubblicamente di aver sbagliatorappresenterebbe un passo importante non solo per la crescita personale, ma anche per quella culturale di rispetto della Politica e della funzione che essa esercita e che negli ultimi anni si sta perdendo, a causa dicoloro che pur facendo parte di essa (esponenti politici e amministrativi) la offendono con atteggiamenti come quello che sto denunciando.
Resto in attesa di conoscerequali siano i provvedimenti che intende assumere e La invito ad assumerli nei termini e secondo le modalità che la legge prescrive”.
Finora, a Cossiga non sono arrivate le scuse di nessuno…
Chissà se qualcosa accadrà adesso, di fronte ad una minaccia di querela e ad un esposto che, senza un intervento di Figliolia, potrebbe arrivare presto anche sul tavolo del Prefetto.
LA LETTERA DI SANDRO COSSIGA COL TIMBRO DEL PROTOCOLLO COMUNALE
