Discriminazioni tra commercianti sul suolo pubblico: Figliolia è ufficialmente indifendibile anche per la sua maggioranza!
Oggi a Pozzuoli si è consumata probabilmente lapagina più buia per la democrazia e la trasparenza ma anche per la credibilità politico-amministrativa del sindaco Figliolia e dei suoi alleati di coalizione.
Durante il consiglio comunale conclusosi a mezzogiorno, infatti,la maggioranza(dopo la figuraccia già rimediata ieri colrinvio della prima convocazione)ha fatto mancare in aula il numero legale per proseguire la seduta e discutere di un ordine del giorno riguardante i provvedimenti assunti proprio dal Capo della Giunta sugli abusi per le occupazioni di suolo pubblico in città.
Un argomento proposto dal consigliere di opposizioneRaffaele Postiglionegià dalla precedente seduta consiliare del29 novembre, alla lucedell’archiviazione del procedimento giudiziarioa carico del sindaco Figliolia in seguito ad un esposto-denuncia da parte dell’ex consigliereCiro Del Giudice.
Archiviazione giunta conmotivazioni pesanti come macigni sul capo del Primo Cittadino, per il quale gip e pm hanno ravvisato un operato che ha creato“oggettive disparità di trattamento”tra i commercianti.
Un’accusa gravissima per il massimo rappresentante di un’istituzione.
Un’accusa che avevagià messo in forte imbarazzo Figliolia e la sua maggioranzaquattro settimane fa, quando si iniziò a dibatterne tra i banchi del parlamentino civico.
Imbarazzo che oggi è diventatopietra tombale, quando, al momento di riproporre l’ordine del giorno per il completamento degli interventi,i consiglieri di maggioranza fino a quel momento – o poco prima – presenti(Franco Amato,Mariano Amirante,Salvatore Caiazzo,Tito Fenocchio,Salvatore Maione,Gennaro Pastore,Tommaso Scotto,Gianluca Sebastiano,Maria Rosaria TestaePaolo Tozzi) sono andati via impedendo la discussione ma soprattuttodimostrando, con i fatti, la loro indisponibilità a difendere la legittimità dei provvedimenti“discriminatori”assunti dal Sindaco(rimasto correttamente al proprio posto in aula, insieme con gli esponenti di minoranzaAntonio Caso,Raffaele Postiglionee il presidente dell’assembleaGigi Manzoni).
Da oggi, dunque, Figliolia, su questo tema, è ufficialmente indifendibile non solo per un pm e un gip e per l’opposizione, ma anche per i consiglieri che dovrebbero sostenerlo.
Una vergogna per l’intera città, a cui viene sottratto il sacrosanto diritto di sapere con chiarezza come siano andate realmente le cose e che fine abbiano fatto le ordinanze mai eseguite.
Una vergogna che dovrebbe suscitare un sussulto di dignità per chi, come il Sindaco, la subisce in prima persona, ormai a 360°:sia dai magistrati che ne giudicano il comportamento, sia dai suoi avversari che lo combattono, sia dai pusillanimi che, sapendolo in torto e non potendolo difendere, preferiscono tacere piuttosto che inimicarselo.
