Festini gay a luci rosse: coinvolto un prete della Diocesi di Pozzuoli?
Ancheun sacerdote della Diocesi di Pozzuolisarebbe coinvolto nelloscandalo hardesploso alcuni giorni fa a Napoli e che ha già portato allasospensione di un parroco partenopeo.
Lo si legge da“Il Mattino”, che riporta numerose indiscrezioni sull’esistenza didue segnalazioni anonime dal contenuto a dir poco imbarazzante.
Nella prima, fatto recapitare a monsignor Lucio Lemmo, vescovo ausiliare di Napoli, si racconta diincontri sessuali a pagamento tra un prete(sospeso in attesa di accertamenti da parte del Tribunale Ecclesiastico)ed alcuni ventenni napoletani in un appartamento del capoluogo.
In una delle chat “rubate” dal profiloFacebookdi quel sacerdote (ed allegate all’esposto), si fa riferimento anche ad un“prete di Pozzuoli”da coinvolgere in un appuntamento gay, senza però “successo” proprio perché il diretto interessato non rispose a quella richiesta di incontro.
Ma la circostanza più inquietante riguarda la seconda segnalazione, giunta stavolta all’associazione “Meter onlus” di don Fortunato Di Noto, sacerdote impegnato nella lotta contropedofiliaepedopornografia.
Segnalazione in cui, comescrive sempreIl Mattino, si raccontano“fatti e circostanze che coinvolgerebbero in particolar modo un sacerdote della Diocesi di Pozzuoli”insieme ad altri“cinque o sei”preti.
Una vicenda ovviamente ancoratutta da chiariree sulla quale ci auguriamo che sia fatta piena luce al più presto.
Secondo quanto si apprende sempre dall Mattino,“la denuncia è già stata inviata allaDiocesi di appartenenza di uno dei preti, quello sul quale maggiormente si concentra l’attenzione nell’esposto, e alla Procura della Repubblica, che avrà il compito di accertare la verità”.
