IL DOCUMENTO/ Rione Terra: ecco le tre cose che potrà diventare secondo l’Agenzia del Demanio

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“L’Agenzia del Demanio ha presentato lo studio di supporto alle attività di valorizzazione del Rione Terra, in seguito alla convenzione sottoscritta con il Comune di Pozzuoli il 7 aprile 2016. Come si sa, la destinazione decisa a suo tempo dal Consiglio comunale per l’antica rocca è turistico-ricettiva e artigianale-commerciale, che va ad integrarsi con gli edifici pubblici e i luoghi di culto esistenti. Lo studio al momento riguarda una parte dell’intero complesso, definita Ambito A, ovvero quella ormai terminata e da mettere a reddito con una concessione amministrativa da affidare attraverso un bando. L’Agenzia del Demanio ha delineato i possibili percorsi per giungere all’obiettivo, fornendoci una visione strategica di sviluppo e delle soluzioni adeguate per la gestione del sito. Soluzioni che possano garantire alla città di Pozzuoli benefici in termini di attrazione turistica e di ricaduta economica”.

Lo rende noto il sindacoVincenzo Figlioliadopo aver incontrato, assieme agli assessori e ai consiglieri comunali, il direttore regionale dell’Agenzia del DemanioEdoardo Magginie quanti hanno lavorato alla stesura dello studio di fattibilità.

Il Rione Terra rappresenta una grande opportunità di sviluppo economico, culturale e sociale dell’intero territorio flegreo. Risulta chiaro che questo potenziale va innescato da una azione costante e determinata dell’amministrazione comunale che deve assumere il ruolo guida sia nella definizione degli indirizzi sia nella quotidiana operatività.

Sonotre le linee di indirizzoindividuate dall’analisi per la gestione della rocca: 1) la“Ricettività pura”, attraverso modelli che massimizzino l’efficienza gestionale dell’attività alberghiera e la messa a reddito delle attività commerciali al dettaglio; 2) la“Destinazione tradizionale”, che alla prima opzione aggiunge il recupero del concetto di piazza/agorà e quindi con la predisposizione di uno spazio per l’intrattenimento; 3) la“Destinazione esperienziale”, che in più, rispetto ai precedenti modelli gestionali, prevede lo sviluppo di funzionalità legate ad altre attività produttive compatibili con quelle turistiche e del tempo libero (residenze d’artista, spazi per eventi, laboratori per la ricerca e la didattica, esposizioni, ecc.).

Quest’ultima linea di indirizzo è basata sul coinvolgimento della comunità e tiene conto delle nuove tendenze del turismo post-moderno, che si fonda su una dimensione sociale ed emotiva del viaggio, con il visitatore che va alla ricerca oltre che dell’unicità dei siti, anche di esperienze emozionali da vivere in loco. Ognuna di queste tre opzioni prevede dei punti critici e degli aspetti positivi.

Sarà l’amministrazione, assieme al Consiglio comunale, a decidere quale potrà essere il modello gestionale più idoneo.

Modello che dovrà prevedere quattro tipi di servizi: culturali, turistici, immobiliari e di gestione degli spazi esterni pubblici.

Lo studio prevede anche unasimulazione di costi ed investimenti con i possibili ricavi per l’investitore e un ipotetico canone di concessione annuo.

Ora i prossimi passi sonol’acquisizione dell’autorizzazione alla concessione ai sensi del codice dei Beni Culturali e la predisposizione di un bando di gara che permetta di apprezzare la componente economica e il progetto di valorizzazione.

Lo studio dell’Agenzia del Demanio è consultabile integralmente sul sito istituzionale del Comune di Pozzuoli:https://bit.ly/2tG1aq3

*comunicato stampa dal portavoce del Sindaco di Pozzuoli

Di seguito pubblichiamo le 229 pagine dello studio (cheè costato alla collettività 99.700 euro e doveva essere pronto già dal 31 dicembre 2016) commissionato all’Agenzia del Demanio: 178 pagine sono dedicate all’analisi complessiva e 51 pagine sono dedicate all’analisi strategica