IL RICORDO/ Si è spento “Giggino Cucchiaro”, padre nobile della ristorazione flegrea

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I Campi Flegrei, o meglio Baia, piangono la scomparsa diLuigi Guardascione(Giggino Cucchiaro) uno dei più grandi ristoratori di questo territorio, sicuramente fra quelli che hanno creato i presupposti che si potesse fare ristorazione di qualità nei Campi Flegrei.

Quando si dice cheGiggino Cucchiaroera diBaia, non era per unademinutio capitis, , ma perché lui per certi versi ha fatto rivivere con la sua ristorazione i fasti della Baia Imperiale, quando il porto di Baia era un po’ l’ombelico del mondo, per quando riguarda la ristorazione in Campania negli anni 70/80.

Era tappa fissa dell’avvocato Gianni Agnelli, quando in estate, nel suo veleggiare per i nostri mari, ormeggiava la sua barca a vela al largo del porto di Baia e si recava a cena nel suo locale.

Numerosi erano gli aneddoti cheGigginomi ha raccontato di quel periodo di splendore della sua attività nell’amena Baia, periodo che ha coinciso con il punto più alto della ristorazione nei Campi Flegrei.

Storicamente la ristorazione di Baia – Bacoli si è sempre distinta nei Campi Flegrei per un livello di eccellenza rispetto agli altri comuni, in fondo questo fil rouge ancora oggi continua, grazie al lavoro di una nuova generazione di giovani ristoratori che dalla strada segnata daGigginoancora oggi traggono spunti.

Gli ultimi anni diGigginosono stati di incomprensione con il territorio, ma soprattutto non ha mai perdonato a chi dagli anni 2000 in poi ha fatto della ristorazione soltanto un grande business, mi diceva spesso:“Rosario, questi non hanno cuore, pensano solo ai soldi e non tengono mestiere”: in fondo aveva ragione.

Per questo uno dei suoi sogni era creare uno scuola che insegnasse come fare ristorazione e caso vuole che proprio qualche settimana fa il vice Sindaco di Bacoli Salvatorino Illiano, in una bella chiacchierata mi parlava di coinvolgereGiggino Cucchiaroper la creazione di una scuola di gastronomia, non sapendo che da li a poco ci avrebbe lasciato.

Gigginoci lascia un grande vuoto e raggiunge in Paradiso il figlioEmanuele, enologo e fondatore dellaCantinaTorelle, scomparso prematuramente qualche anno fa, in giovane età, sogno portato avanti adesso dalla figliaGiuliana.

A Giuliana e a tutta la famiglia va la nostra vicinanza e condoglianze.