IL VIDEO/ Ex “Vicienz’ ‘a ‘mmare”: si continua a rischiare la pelle nell’indifferenza generale

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Lo abbiamo già scritto il 19 aprile, lo ripetiamo oggi e speriamo sia l’ultima volta prima che chi di dovere prenda provvedimenti.

L’allarme riguarda sempre il rudere dell’ex ristorante “Vicienz’ ‘a ‘mmare”: qui non passa giorno senza che molti ragazzi (specie quelli residenti nel vicino lungomare) si arrampichino per salire sull’immobile diroccato.

Nella migliore delle ipotesi, come dimostra l’immagine in copertina, si limitano ad una innocentefoto “ricordo”che testimonia questa sorta di prova di coraggio e regala l’ebbrezza di una sensazione di “dominio” su un quartiere intero.

Ma, in tutti gli altri casi, soprattutto i più giovani, lassù trascorrono parte del proprio tempo libero quotidianogiocando a rincorrersi, a lanciarsi pietre, o a cimentarsi in pericolose prove di equilibrismo da dieci metri di altezza.Ilvideoche pubblichiamo adesso, inserito venerdì scorso su Facebook da Luigi Biondi, rappresenta la prova che,rispetto a quanto abbiamo denunciato sei settimane fa, non è cambiato un bel nulla.Non sappiamo, ad oggi, a chi appartenga quello stabile: ossia se il Municipio l’abbia o no già acquistato dai proprietari (allo scopo di  abbatterlo così come stabilito in una delibera di Consiglio Comunale del 25 maggio dello scorso anno). Sappiamo solo una cosa: bisogna inventarsi qualcosa per impedire queste “bravate” che ogni giorno mettono a rischio l’incolumità di decine di bambini e adolescenti.Se i loro genitori non ci riescono, si deve al più prestomettere in sicurezza quell’immobile.Evitiamo, per favore, tragedie annunciate e le successive (odiose) lacrime di coccodrillo!Commenti

Ma, in tutti gli altri casi, soprattutto i più giovani, lassù trascorrono parte del proprio tempo libero quotidianogiocando a rincorrersi, a lanciarsi pietre, o a cimentarsi in pericolose prove di equilibrismo da dieci metri di altezza.

Ilvideoche pubblichiamo adesso, inserito venerdì scorso su Facebook da Luigi Biondi, rappresenta la prova che,rispetto a quanto abbiamo denunciato sei settimane fa, non è cambiato un bel nulla.

Non sappiamo, ad oggi, a chi appartenga quello stabile: ossia se il Municipio l’abbia o no già acquistato dai proprietari (allo scopo di  abbatterlo così come stabilito in una delibera di Consiglio Comunale del 25 maggio dello scorso anno). Sappiamo solo una cosa: bisogna inventarsi qualcosa per impedire queste “bravate” che ogni giorno mettono a rischio l’incolumità di decine di bambini e adolescenti.

Se i loro genitori non ci riescono, si deve al più prestomettere in sicurezza quell’immobile.

Evitiamo, per favore, tragedie annunciate e le successive (odiose) lacrime di coccodrillo!