“Io, rapinata in pieno giorno da due rom armati di coltelli nel parcheggio comunale”

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Nella zona alta di Pozzuoli c’è probabilmente una banda dinomadi, composta da due uomini e due donne, che ripulisce i passanti anche alla luce del sole.

Era già successo a fine maggio tra ilcorso Terraccianoevia Campi Flegreiquando un anziano venne circuito da una coppia di rom e derubato dei soldi che aveva in tasca.

Ed è purtroppo capitato anche sabato scorso nella zona dellePalazzine, l’attuale piazza del Ricordo.

Vittima una50enne insegnante di scuola media residente a Napoli, che era appena tornata da una visita di cortesia ad un’amica che abita nei paraggi.

Erano infatti circa le 13.30 quando la malcapitataT.A., dopo un breve tratto a piedi, appena ha aperto la portiera dell’auto parcheggiata sullestrisce bludi fronte all’edicola, si è vista piombare addossodue uomini sulla trentina“dall’accento slavo”, che, puntandoledue coltelli, le hanno intimato di consegnare i soldi che aveva in borsa (120 euro) più un dispositivo“Alexa”che la docente aveva ricevuto poco prima in regalo dalla persona da cui si era recata e perfino alcunemoneteche erano all’interno del veicolo.

Il tutto è durato pochissimi secondi e i due banditi si sono poi allontanati a piedi in direzione dell’Anfiteatro Flavio.

A pochissimi metri di distanza, come ci ha riferito la signora, c’erano anchedue donne di etnia rom, con un carrellino, che, interpellate immediatamente dalla rapinata sul se avessero visto cos’era appena accaduto, hanno risposto di non essersi accorte di nulla.

Ipotesi alquanto improbabile e che lascerebbe pensare ad un loro ruolo nel “colpo”, o da “pali” o da “pedinatrici”.

La docente ha voluto raccontarci la sua disavventura nella speranza che“le persone in quella zona stiano attente soprattutto negli orari morti, anche di giorno, quando è più facile fare brutti incontri”, ma, ad una nostra precisa domanda, ci ha risposto dinon aver voluto denunciare l’episodio alle forze dell’ordine.

Spiegandoci di aver avuto“una brutta esperienza”circa due mesi fa quando, con tanto di prova video, si recò presso una stazione dei carabinieri del suo quartiere di residenza per sporgere denuncia contro un anziano che aveva volontariamente danneggiato la sua auto e che ella stessa era riuscito ad identificare grazie all’aiuto di un professionista che lo aveva riconosciuto in volto.

“Per tutta risposta– ci ha raccontato T.A. –i carabinieri mi dissero che se avessi denunciato quella persona avrei rischiato una controdenuncia da parte del diretto interessato e mi dissuasero dal procedere…e da allora ho perso la fiducia nei confronti di chi dovrebbe tutelarci dai delinquenti”.

Noi ci auguriamo che alla signora possa tornare questa fiducia, sperando che, dallatelecamera di videosorveglianza comunale posta nei pressi dell’edicola di corso Terracciano, si possa ancora risalire alle immagini di quanto accaduto sabato scorso e si riescano ad acciuffare questi balordi.

Nel frattempo, non sarebbe una cattiva idea, da parte di polizia, carabinieri e vigili urbani, presidiare maggiormente anche quella zona, specie quando ci sono poche auto e persone in giro, ossia i momenti maggiormente propizi per i malintenzionati.