Ma sono i Cutolo ad aver “adottato” un’aiuola…oppure è l’aiuola ad aver “adottato” i Cutolo?

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Non finisce mai di stupire la gestione dell’aiuola data in adozione dal Comune alPlay Off, l’azienda di famiglia delconsigliere comunaledi maggioranzaMario Massimiliano Cutolo.

Le puntate precedenti di questa sorta di telenovela sono già note ai lettori più assidui diPozzuoli21:prima furono installati cartelli più numerosi e più grandi del consentito, poi (dopo due mesi, ma soprattutto dopodue nostri articoli) vi fu ilripristino della legalità.

Ora, il colpo di teatro: restaun solo cartello, ad occhio e croce molto voluminoso rispetto a ciò che stabilisce il regolamento, masparisce qualsiasi visibile riferimento al fatto che quell’insegna è lì perché il Play Off si è assunto l’impegno di curare quell’area verde.

In pratica,quello che doveva essere un cartello informativo è diventato un vero e proprio tabellone pubblicitario.

Tutto regolare, visto che ad oggi non si ha notizia di una revoca dell’affidamento o di una rinuncia all’adozione di quell’area da parte delPlay Offe che, dunque, quell’insegna non dovrebbe soltanto propagandare un prodotto o un’azienda?

Secondo quanto stabilito il 15 luglio scorso dal Consiglio Comunale (di cui lo stesso Cutolo fa parte) nel modificare l’articolo 8 del regolamento per questa specifica attività, l’affidatario dell’adozione di qualsiasi aiuola può installare uncartello indicante numero di autorizzazione, logo del Comune e dicitura da cui si capisca che  si sta prendendo cura di quell’area.

Per come è scritta la norma, sembrerebbe poter essere interpretata anche come unamancanza di qualsiasi obbligo a specificare la natura del cartello.

Ma, nel dubbio, viene in soccorso la logica, e cioè lo scopo per cui quei cartelli sono installati a spese dell’affidatario ma senza oneri di imposta su affissioni e pubblicità: ossia l’obbligo di cura e manutenzione della superficie “sponsorizzata”.

Obbligo di cui si deve mettere a conoscenza il cittadino, sia per una questione di trasparenza, sia per evitare che qualcuno possa immaginare di fare la stessa cosa senza il permesso del Comune.

Chissà cosa ne pensano gli uffici preposti al controllo di queste “adozioni” e lo stesso Sindaco, capo della maggioranza di cui fa parte il consigliere la cui azienda di famiglia sponsorizza quell’aiuola.

Un’ultima domanda: alle 9.40 di sabato scorso 19 settembre, un nostro lettore ha fotografato questolavoratorementre, con gli attrezzi del mestiere, usciva proprio dall’aiuola adottata dal “Play Off”.

A giudicare dal vestiario, sembrerebbe un dipendente comunale o un lavoratore socialmente utile in forza al Municipio durante il proprio turno di servizio.

In tal caso, ci auguriamo vivamente che non fosse lì per fare ciò a cui è tenuto a provvedere chi ha sponsorizzato l’area verde in cambio di pubblicità gratuita.