Multe d’oro per un privato: il Comune indagherà su se stesso (forse…)
I consiglieri comunali indagheranno sull’appalto per la notifica delle multe stradali. Lo ha deciso lunedì sera il parlamentino civico al termine di un’estenuante trattativa politica tra maggioranza e opposizione sull’opportunità di discutere in aula di un argomento delicatissimo.
La questione è infatti quella chePozzuoli21ha riportato il14 settembree19 ottobrescorsi e riguarda la vera e propriaminiera d’oro consegnata dalla giunta Figliolia ad un’azienda di Catania, la“Compunet”(sponsorizzata dall’ex capo staff di Bassolino alla Regione, Guglielmo Allodi), che incassa 16 euro e 25 centesimi per ogni sanzione non derivante da violazioni di zona a traffico limitato e 18 euro e 8 centesimi per ciascuna contravvenzione derivante dall’ingresso non autorizzato nella Ztl del lungomare.
Una ditta che, si badi bene, guadagna il proprio compenso a prescindere dall’esito delle multe.
Eincassa soldi anche quando le segnalazioni luminose dei varchi per la zona a traffico limitato(che la stessa “Compunet” gestisce in comodato)sono spente, come è ancora capitato ieri, disorientando gli automobilisti non residenti, che entrano nella Ztl pensando che sia possibile farlo e si beccano i circa 100 euro di contravvenzione.
Durante la seduta consiliare di lunedì, per la verità,quattro esponenti dell’opposizione(Sandro Cossiga,Antonio Di Bonito,Raffaele ViscontieGuido Iasiello) avrebbero voluto entrare nel merito della discussione e far approvare un ordine del giorno con cui, dare mandato, entro dieci giorni, ai dirigenti e al segretario generale, di verificare la possibilità di risolvere il contratto con la società e di inviare tutta la documentazione inerente l’appalto all’Anac (l’Autorità Nazionale Anticorruzione) per una verifica di responsabilità.
L’ordine del giorno è stato però dichiarato“improcedibile”e dunquemodificato(e, quindi, successivamente approvato) nel senso diimpegnare “ad horas” due commissioni consiliari (quella alla finanze e alla mobilità) di verificare insieme all’assessore e ai dirigenti competenti l’intera documentazione relativa all’appalto“per ricercare le soluzioni più convenienti e vantaggiose anche attraverso l’eventuale rescissione o risoluzione anticipata del contratto”.
“Finalmente una sede opportuna per denunciare eventuali irregolarità, verificarne la loro veridicità e dimensione e dare mandato agli uffici preposti di risolvere il contratto o iniziare un contenzioso conuna società che, a quanto pare, ha fatto la sua fortuna con il Comune di Pozzuoli e sulle spalle di tutti i cittadini”, ha dichiaratoSandro Cossiga.
“Spero non rimanga solo un auspicio”, ha poi aggiuntoNiki Della Corte.
Il quale evidentemente ha subodorato odore di “melina”.
E forse non aveva tutti i torti visto che,fino a ieri, di questa commissione di indagine, che doveva iniziare i propri lavori ad “horas”, non se n’è vista traccia.
Si attende di sapere quando verrà istituita.
Anche perchégli stessi consiglieri di opposizione che hanno chiesto di fare luce sulla vicenda, sono pronti ad inviare tutte le carte all’Anac e a convocare una conferenza stampaper spiegare i motivi per cui,a loro dire,la “Compunet”addiritturanon avrebbe mai nemmeno dovuto metter piede al Comune di Pozzuoli…
