Nicchie d’oro al cimitero vescovile, l’appello di tre consiglieri: “Cittadini, non pagate: ci batteremo per cancellare questa vergogna!”
Non accennano a placarsi le forti polemiche sulprogetto di ristrutturazione ed ampliamento del Cimitero Vescovile di Pozzuoli.
La protesta è nata in seguito alla richiesta ai vecchi assegnatari delle nicchie di uncontributo di 1.650 euro per il rinnovo della concessione.
Alle numerose manifestazioni di malcontento sui social network è seguita la costituzione di uncomitatoche, in unalettera indirizzata al Sindaco e ai Consiglieri Comunali,ha chiesto un intervento per bloccare le pretese della Curia, ritenute esose, ingiuste ed illegittime.
Sin dal primo momento, i due movimenti di opposizione,Pozzuoli ORA!eM5S, si sono schierati al fianco dei cittadini,sollecitando l’intervento delVescovo,Monsignor Gennaro Pascarella.
I treconsiglieri, Antonio Caso, Domenico Critelli e Raffaele Postiglione, hanno deciso di muoversi anche sul piano politico-amministrativo, chiedendo la convocazione urgente di un Consiglio Comunale per l’annullamento in autotutela della Delibera che ha dato l’ok al progetto della Curia.
In unanota congiuntai tre consiglieri hanno dichiarato: “La vicenda del Cimitero, fin dall’approvazione del progetto in Giunta, ha generato in noipesanti dubbi di legittimità e di utilità dell’operazione, tanto da presentare in Consiglio Comunale una questione pregiudiziale con cui si chiedeva di non procedere alla discussione. A nostro avviso, l’intervento violava evìola le norme urbanistiche e paesaggistiche. L’area in questione è soggetta, infatti, ad un vincolo di Protezione Integrale con Restauro, in cui non sono ammesse nuove edificazioni. La problematica andava e va affrontata nel complesso, rivedendo l’intero piano cimiteriale comunale e considerando anche la questione del forno crematorio.A questidubbisi aggiungono quellisulla proprietà privata del Cimitero Vescovile. Dal 1942 in poi,infatti, i cimiteri possono essere solo comunali e demaniali, ma a Pozzuoli il passaggio alla Curia è avvenuto nel 1954. Infine, sono arrivate leassurde pretese di pagamento agli attuali assegnatari, che a nostro avviso non hanno ragion d’essere poiché, trattandosi di lavori di demolizione e ricostruzione, con cambi di volume e nuove edificazioni, non possono essere considerati di semplice manutenzione e dunque i costi vanno sostenuti dal “presunto” proprietario.“
A conclusione della nota,la richiesta agli altri consiglieri ed il suggerimento agli assegnatari: “Al fine di dipanare i dubbi sulla legittimità e sull’utilità dell’intervento, per evitare potenziali danni erariali per l’Ente e per aiutare i cittadini in difficoltà,chiediamo la convocazione di un Consiglio Comunale urgente per annullare, in autotutela, la Delibera di approvazione del progetto. La maggioranza Figliolia torni suoi passi e ponga fine a questa vergogna. Ai cittadini assegnatari delle vecchie nicchie suggeriamo, per il momento, di non eseguire alcun pagamento”.
*comunicato stampa congiunto dei gruppi consiliari di Movimento Cinque Stelle e Pozzuoli Ora!
