Ordinanze sparite, prosciolto Figliolia. Il gip: “Gestione illegittima ma non criminale”
Non luogo a procedere. E’ quanto ha stabilito ilgiudice per le indagini preliminarinell’ambito dell’inchiestache vedevaindagatoilsindaco Enzo Figlioliaper lascomparsa di circa 150 ordinanze di chiusura a carico di altrettante attività commerciali in seguito a verbali di infrazione da parte di vigili urbani.
Figliolia aveva ricevuto unavviso di garanziaperabuso d’ufficioefalso ideologicodopo ildettagliatissimo esposto(che abbiamo raccontato il 5 novembre dello scorso anno epotete leggere cliccandoQUI)firmato da un ex consigliere comunalee consegnato in Procura in relazione ad unadenuncia anonima pervenuta a Pozzuoli21.
Ebbene, l’archiviazione del procedimento (richiesta dalpm Sergio Amato) è arrivata perché, come si legge nel decreto,pur essendo stata accertata una illegittima gestione dei provvedimenti adottati da Figliolia relativamente alle occupazioni di suolo pubblico e pur essendo stata accertata una disparità di trattamento nei confronti di numerosi commercianti a cui non fu chiusa l’attività rispetto ad altri, oltre che una gestione caotica di tutta questa documentazione, non è stata trovata nessuna prova in merito alla gestione clientelare di quelle ordinanze.
In sostanza, per vicende del genere, secondo gli inquirenti, a carico di un amministratore come Figliolia,per arrivare ad un rinvio a giudizio(e dunque alla celebrazione di un processo),sarebbe dovuto emergere un vantaggio patrimoniale conseguito dal Sindaco, un danno ingiusto provocato dal suo operato o una gestione clientelare di quelle ordinanze.
Elementi che integrano la prova del dolo intenzionale del reato e che, nella fase investigativa, non sono emersi.
Di qui il proscioglimento del Capo della Giunta.
Chenel Consiglio Comunale del 4 febbraio scorso, (come si può ascoltare nel video seguente dal minuto 1.24.20 a 1.27.20) nel difendere il proprio operato in merito a questa vicenda, sostenendo di non aver mai usato due pesi e due misure, aveva addirittura sfidato un consigliere di opposizione a denunciarlo.
Affermazioni di cui ora Figliolia, alla luce delle motivazioni contenute a sostegno del decreto di archiviazione, dovrà correggere il tiro, visto chetutto ciò che gli è stato contestato nell’esposto in Procura è risultato veritiero, anche se, a giudizio della Procura, non penalmente perseguibile.
