Palasport e piscina di Monterusciello: “Affidiamo l’impianto al Coni visto che l’Amministrazione Figliolia non è in grado di riaprirlo”
Sono ormai due anni che è chiuso ilPalazzetto dello Sport di Monteruscielloal quale si è aggiunta la chiusura della piscina, una chiusura dovuta non solo al Covid, le cui restrizioni non valgono per gli agonisti e per le attività terapeutiche, ma soprattutto all’inefficienza dell’amministrazione Figliolia, che da un decennio annuncia un bando di gara pubblico, puntualmente disatteso.
È in questo frangente che il movimento politico “Pozzuoli ORA” lancia una proposta per sbloccare la situazione e far riaprire le porte anche della piscina del Pala Trincone.
«Proponiamo all’amministrazione di affidare la struttura direttamente alle Federazioni competenti, tramite il CONI, affinché possa riaprire i battenti per gli atleti agonisti, molti dei quali giovanissimi, e per i tanti disabili che sul territorio usufruivano di attività riabilitative– affermaRiccardo Volpedel movimento Pozzuoli ORA.Una modalità– continua Volpe –che è già realtà in altre città come Viterbo, Roma, Avezzano e anche Napoli, dove la Federazione gestisce gli impianti sportivi facendo svolgere tutte le attività previste dai DPCM causa Covid».
Nei prossimi giorni il consigliere comunale del gruppo Pozzuoli ORAporterà la discussione nella commissione consiliare competente.
L’impianto sportivo di Monterusciello è uno dei più grandi della Campania, che fino a qualche tempo fa veniva sfruttato quotidianamente da centinaia di ragazzi e ragazze, disabili ed agonisti, in terapie riabilitative o in allenamenti.
«In questi anni– dichiara il consigliereRaffaele Postiglione (nella foto)–abbiamo messo al centro della nostra attività amministrativa la questione sportiva e più volte ci siamo espressi favorevolmente sulla riorganizzazione del Pala Trincone, non solo per l’importanza intrinseca dello Sport, ma proprio per quello che significa una struttura così vissuta nel mega quartiere popolare di Monterusciello. Ricorrere alle federazioni, nel breve periodo– continuaPostiglione–garantirebbe la continuità di cui hanno bisogno le attività agonistiche e quelle riabilitative. Tutto questo nelle more del bando di gestione che manca da oltre 8 anni e che ha generato un vero e proprio disastro per lo Sport. Ora gli uffici pare che ci stiano lavorando– chiosaPostiglione–e anche su questo crediamo sia fondamentale garantire e qualificare il connubio tra Sport e Sociale, con particolare attenzione anche alla qualità del lavoro che si va a generare».
