Pensiline pericolanti, l’appello di un giovane attivista: “Comune e Ctp se ne lavano le mani, non ci resta che sperare in qualche privato…”

Immagine non disponibile

Egregio Direttore, mediante il Suo blog sento l’esigenza di raccontare una vicenda che sta diventando sempre più ambigua.

Nel lontano 3 marzo (dunque ormai più di tre mesi fa) considerato lo stato di degrado e di abbandono di due pensiline aLicolainesorabilmenteescluse dal progetto di sponsorizzazione lanciato dal Comune di Pozzuoli, risultano parecchio pericolose in quanto è assente in ambedue i casi un pilastro portante, per cui decisi di segnalare il tutto al Comune di Pozzuoli ed alla Ctp.

Da quel giorno inizia lo scaricabarile di responsabilità fra i due enti: sia ilComuneche laCtpconfermano che la competenza non è loro, senza mai rispondermi in modo ufficiale tramite i canali da me utilizzati.

La stessa CTP intervenne all’incirca un mese fa con un nastro, con tanto di sforzo e sotto forma di “piacere” perché non spettava a loro farlo.

Fra i due litiganti, il terzo ne paga le pene: i cittadini rischiano il crollo improvviso delle strutture.

Prevenire non è meglio che curare eventuali feriti?

Considerato che questo problema non è competenza di nessuno, lancio un appello agli imprenditori, qualora volessero sponsorizzare la propria azienda: rimettere in sesto queste due pensiline sarebbe un modo innovativo per farlo e uno schiaffo alle istituzioni.