Primo Consiglio Comunale il 31 luglio, Figliolia ha otto giorni per nominare gli assessori: ma è ancora scontro nel Pd

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Si terràtra due lunedì il primo consiglio comunaledopo le elezioni dell’11 giugno.

A convocarlo, come stabilito dalla legge, è stato ilsindaco Enzo Figliolia, che ha diramato gli inviti l’altro ieri, venerdì 21 luglio, fissando la data della seduta entro il decimo (ed ultimo) giorno utile.

L’assise di esordio (appuntamento:31 luglio con inizio non oltre le 10.30 nell’aula consiliare di Toiano) come impongono le norme, sarà presieduta dalconsigliere anziano(ossia il più votato della lista più votata:Gigi Manzoni, eletto con  1.122 voti nel Pd) e prevedequattro punti all’ordine del giorno: l’esame delle condizioni di eleggibilità di sindaco e consiglieri, le comunicazioni del sindaco in merito alla composizione  dellagiunta, l’elezione delpresidentee dei vicepresidenti delparlamentino civicoe dei componenti la commissione elettorale comunale.

Ad oggi mancano dunqueotto giorni per conoscere i nomi degli assessori(almeno tre donne, per legge) che comporranno la squadra di governo guidata dal Primo Cittadino.

Rispetto all’articolo di domenica scorsain cui raccontavano i retroscena politici del dibattito interno alla coalizione “allargata” di Figliolia, ci sono alcune novità.

La prima è lafumata neradell’altro ieri sera nel corso deldirettivo cittadino Pdin cui bisognava trovare gli equilibri per proporre a Figliolia la “quadra” tra le varie anime del partito in vista della composizione della Giunta.

Lacomponente consiliareche fa capo aGigi Manzoni(e costituita anche dai consiglieriMaria Rosaria TestaeSalvatore Caiazzo)non si è infatti presentata all’appuntamento, incaricando un proprio portavoce,Lorenzo Gioia, di leggere undocumentocon cui è stato chiesto lospostamento del tavolo di discussione in seno al gruppo consiliare, in presenza del Sindaco, assente nel vertice di partito.

Unapropostache, al termine di un dibattito non privo di spunti polemici e frecciate su chi avesse fatto più“passi indietro”finora all’interno delPdputeolano, è stataaccettatadai presenti.

La posizione dei“manzoniani”, sebbene non ancora espressa con documenti ufficiali, è risaputa:occupare due caselle istituzionali.

Tradotto dal “politichese”: il gruppo Manzoni vuoleun assessore e la presidenza del consiglio comunale.

Figlioliapare voglia concedere ai “manzoniani”soltanto l’assessorato(Paolo Ismenoin pole position, “manzoniano” di primo pelo ma reduce da un’esperienza come fidatissimo delegato “figlioliano” a bilancio e finanze nell’Esecutivo uscente)ma non la presidenza del consiglio,onde evitare di rafforzare troppo quelli che considera ormai senza mezzi termini suoi avversari quasi più dell’opposizione.

Il capo dell’Amministrazione intende infatticonfermare Roberto Gerundocome suo assessore di riferimento, e poi potrebbe decidere di dare il placet perun presidente consiliare che non sia espressione del Pdin modo daavere la casella libera per garantire un secondo assessorato al partito Democratico.

In questo caso, secondo i soliti bene informati,il sacrificiodi non entrare in Giunta verrebbe chiesto aUniti per Pozzuoli, la lista civica diFilippo Monaco, unica forza nella coalizione di maggioranza ad aver conquistatoun solo consigliere(Gennaro Pastore).

Un solo consigliere che,  peròcome accadde cinque anni fa con Enrico Russo per l’Italia dei Valori,potrebbe far scattare la presidenza consiliarein modo da far chiudere il cerchio delle rappresentanze istituzionali.

Una manovra che, tra l’altro, servirebbe a Figliolia per ridimensionare Manzoni(che aspira a fare il candidato sindaco al “prossimo giro”, quando l’attuale Primo Cittadino sarà fuori gioco per raggiunto limite di mandati consecutivi) edare più spazio, per un assessorato o per la presidenza del gruppo consiliare Pd, a Mimmo Pennacchio(nella foto a destra)per non tornare a inimicarsi il consigliere regionaleLello Topo, nei cui confronti Pennacchio nutre una sorta di devozione politica e umana.

Oppure aMariano Amirante(il pupillo da valorizzare dopo due pallide esperienze di fila da coordinatore cittadino del Pd).O, ancora, aVincenzo Daniele(gancio con il consigliere regionaleMario Casillo, suo futuro sponsor in vista della probabile candidatura del Sindaco alle Regionali del 2020).

Una partita a scacchi che potrebbe vedere le suemosse decisive nel corso della riunione di gruppo consiliare Pd chiesta venerdì sera dai “manzoniani”.

Incontro che si dovrebbe svolgere entro metà di questa settimana ed in cui bisogneràdecidere chi, del Pd, sarà il rappresentante in Giunta e chi il candidato alla presidenza del consiglio comunale.

E in cuisi dovrà eleggere il capogruppo consiliare.

Casella che, una volta riempita, potrebbe determinare la copertura di tutte le altre, con un effetto domino.

Sempre che il“re leone” Figliolialo voglia, ovviamente.

Perché il Sindaco, da questa bagarre, intende uscire vincitore.

E dimostrare chenel Pd di Pozzuoli comanda sempre lui, decidendo vita e morte politica di tutti: per poi andarsela a giocare anche con glialtri alleati,ai quali chiederà (e dai quali otterrà) ovviamente solo nomi di suo gradimento per la Giunta.

A meno  che, questi nomi “graditi”, non li abbia già chiesti (ed ottenuti).