Rapine sulle “scale dei carabinieri”, sos alle forze dell’ordine

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Egregio Direttore, mercoledì 13 aprile, mentre in serata rientrava a casa da lavoro, sulle“scale dei carabinieri”, a Pozzuoli,mia moglie subì una rapinada parte di due balordi. All’atto in cui denunciammo il crimine alla locale stazione deicarabinieri, apprendemmo che nei giorni precedenti, sempre nello stesso posto e addirittura di giorno, altre donne erano state vittime di rapine compiute con la stessa modalità e dallo stesso numero di persone.

Aprendo una testata giornalistica locale online, leggo che martedì sera, dunque giustoa una settimana di distanzadall’evento criminale di cui fu vittima mia moglie,un’altra rapinaè stata perpetrata nello stesso posto a danno di una donna di trentadue anni.

Dato che le denunce per eventi simili alle autorità competenti e ai giornali locali si stanno assommando in maniera esponenziale, evidenziando l’esistenza di una banda di criminali che ha deputato leRampe dei Cappuccinia luogo prediletto per compiere i propri misfatti a scapito di persone inermi, mi domando, e con me se lo chiedono tanti cittadini,cosa aspettino le autorità competenti per arginare un fenomeno che sta diventando una pericolosa costante.

Così come è dovere dei cittadini pagare le tasse e ottemperare in maniera degna a tutte quelle funzioni e clausole civiche che ne regolamentano i comportamenti sociali contemplati dalla Costituzione, altrettanto è loro diritto ricevere dallo Stato, anche in questo caso come sancisce la Costituzione, le migliorigaranzie per vivere in serenità e sicurezza.

Vista la maniera reiterata con cui si stanno susseguendo,le rapinein oggettonon possono essereliquidate adepisodi isolati.

Essi sono crimini di una recidività esasperante che testimoniano un vero e proprio attacco alle persone.

Pertantodovrebbero indurre le autorità competenti a intervenirein maniera fattiva a garanzia della sicurezza pubblica.

Per quanto è una realtà nazionale tristemente conclamata,la scarsità di risorse umane e di mezzi nelle forze dell’ordine non può essere addotta a valida giustificazione per quanto concerne la mancanza di tutela della sicurezza urbana.

Quando un cittadino non è in grado di ottemperare ai propri obblighifiscali o compie un illecito verso lo Stato e terzi, leggi amministrazioni locali e banche,lo Statoo chi per esso avanza un credito nei confronti del cittadino,non si fa scrupoli di adottare tutti i mezzi legalia propria disposizione per recuperare quanto gli compete;giungendo a pignorarne finanche i benimobili e immobili al fine di metterli all’asta per ricavarne il dovuto dalla vendita.

Quando è invece il cittadino a avanzare un credito da parte delloStato o un ente, pubblico o privato non fa differenza, seppure si tratta di un credito morale qual è la garanzia della sicurezza pubblica,e lo Stato si dimostra incapace di ottemperare ai propri obblighi verso il cittadino, in questo casoil cittadino come deve comportarsi?

Mentre queste domande assillano le menti tanti puteolani, i criminali agiscono indisturbati, seminando il terrore a scadenza quasi quotidiana sulle Rampe dei Cappuccini!